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Legge il giornale invece di dirigere il traffico: condannato il vigile scansafatiche

La Cassazione ha confermato la sanzione del tribunale di Roma nel 2007 confermata dalla Corte d’appello nel 2011. I giudici avevano sottolineato nella sentenza “la gravità della sua condotta in relazione alla situazione del traffico della zona circostante il presidio dei vigili”
A cura di En.Ta.
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Invece di dirigere il traffico leggeva tranquillamente il giornale nel gabbiotto dei vigili. Un comportamento che è costato caro ad Andrea B., agente della polizia locale condannato alla sospensione dal servizio e dallo stipendio di un giorno. Il guanto bianco, convinto delle sue ragioni, ha fatto ricorso alla Corte di Cassazione, che però ha confermato la sanzione disciplinare già disposta nei primi due gradi di giudizio.

Secondo il vigile la condanna è troppo severa perché toppo differente dal trattamento riservato ad altri colleghi che, secondo lui, sono stati sorpresi a mangiare nella sala radio del III gruppo municipale. In più l'agente ha presentato un certificato medico nel quale c'era scritto che per lui era sconsigliato stare tropo tempo in piedi. Ragioni queste che non hanno convinto la corte a revocare la condanna. La Cassazione ha invece confermato la sanzione del tribunale di Roma nel 2007 confermata dalla Corte d'appello nel 2011. I giudici avevano sottolineato nella sentenza "la gravità della sua condotta in relazione alla situazione del traffico della zona circostante il presidio dei vigili incurante del caotico ingorgo che si era creato". Il vigile è stato anche condannato a pagare 4mila euro di spese.

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