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“Lavoro da casa e addio orari fissi”, ecco l’idea di Marino

L’annuncio del Sindaco di Roma: “Non mi interessa che si timbri all’entrata e all’uscita, se una persona lavora dal parco con un portatile o dall’ufficio”.
A cura di Enrico Tata
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"Niente più cartellini, si lavori per obiettivi”. Per ora è un’idea quella di Igazio Marino, ma il sindaco di Roma potrebbe presto presentarla in Giunta. "Non mi interessa che si timbri all'entrata e all'uscita, se una persona lavora dal parco con un portatile o dall'ufficio”, ha spiegato il primo cittadino al termine dell’inaugurazione di una scuola materna a Ponte Galeria.

Una rivoluzione che dovrà essere spiegata agli oltre 26mila dipendenti del Comune di Roma. Il sindaco proverà a convincerli a ridiscutere il loro contratto la cui retribuzione al momento è legata alle 7.42 ore di lavoro giornaliere. Senza contare le conseguenze sociali che il telelavoro innescherebbe, una preoccupazione che Marino ha ben presente, come spiega in un’intervista a “La Repubblica” di questa mattina: “C’è un rischio, lo dico subito: impoverire le relazioni che si sviluppano sui luoghi di lavoro, che il dipendente diventi una componente del processo produttivo, annullando un contatto tra le persone che è altrettanto importante. Ma i benefici sono nettamente superiori”.

Via l’orario di lavoro e addio agli orari fissi, quindi. Un’innovazione che, prima del sindaco di Roma, aveva proposto il magnate Richard Branson. “Contano i risultati, non le ore che passi in ufficio. Ma i dipendenti non devono mettere a rischio risultati e carriera”, aveva spiegato il fondatore della Virgin. La sperimentazione del progetto, fa sapere Marino, comincerà proprio dal suo ufficio con l’introduzione del telelavoro al centralino del Campidoglio dedicato al sindaco. E poi partirà in tempi brevi in alcuni dipartimenti della ragioneria capitolina. Ma nessuno potrà essere costretto, l’adesione dei dipendenti sarà spontanea.

“Ci stupisce che lo stesso sindaco che propone una sperimentazione del genere sia lo stesso che ha in un atto unilaterale ha aumentato l'orario di lavoro proprio nel settore della scuola”, è la critica della Cgil con le parole del segretario generale della Funzione Pubblica di Roma e Lazio Natale Di Cola. "Noi abbiamo proposto al sindaco di utilizzare le risorse provenienti dal tavolo sulla lotta agli sprechi e dalla progettazione europea per poterci dare nuovi obiettivi e premiare i lavoratori che contribuiscono alla loro realizzazione. Nel prossimo incontro in cui proveremo a riaprire la trattativa sul contratto decentrato cercheremo di capire anche le sue reali intenzioni", così ha concluso il sindacalista.

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