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La sede storica del Pd paga 100 euro al mese di affitto e rischia lo sfratto per morosità

Il circolo storico del Partito democratico in via dei Giubbonari deve 130mila euro al Comune di Roma. Grillo tuona: “Sfrattiamo il Pd”. Ma Orfini: “Noi pronti a pagare. E’ il Comune che non ci ha contattato”.
A cura di Enrico Tata
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Di storia quelle pareti e quei muri ne hanno vista tanta. Nel 1946 l’ex Casa del Fascio in via dei Giubbonari, centro storico di Roma, diventa la sezione del Partito comunista Regola Campitelli intitolata a Guido Rattoppatore, operaio e partigiano fucilato dai nazifascisti. La targa in marmo è ancora lì a raccontare la storia anche ora che quei sessanta metri quadrati sono diventati, dopo le travagliate trasformazioni del PCI in Pds, poi Ds e infine Pd, il circolo del Partito democratico del Centro Storico di Roma. Una sede che presto potrebbe venire chiusa per morosità. Il 24 dicembre, come regalo di Natale, arriva infatti un avviso di sfratto esecutivo: via se non verranno saldati tutti i debiti: 130mila euro dice qualcuno, 170 mila dicono altri.

Via dei Giubbonari, affitto a 100 euro al mese

La storia inizia qualche mese fa, quando Francesco Paolo Tronca era ancora a Milano e Ignazio Marino era sindaco di Roma. Una delibera dell’ex primo cittadino della Capitale, Gianni Alemanno, stabiliva che bisognava vendere parte del patrimonio immobiliare del Comune di Roma. La lista, lunghissima, comprendeva 295 beni residenziali e 302 non residenziali, tra cui la sede del Pd Centro Storico. Qualcuno però decide di cancellare il palazzo di via dei Giubbonari dagli immobili da vendere ed evitare così la cessione della storica sezione. Il circolo in cui è stato iscritto Giorgio Napolitano, quella in cui l’allora segretario Bersani ha festeggiato la caduta del governo Berlusconi e quella in cui l’ora presidente del Senato Piero Grasso ha presentato la sua candidatura a senatore.

Il 15 marzo del 2015 il capogruppo della lista Marchini in Campidoglio, Alessandro Onorato, domanda in consiglio comunale:  "Perché la sede storica del Partito democratico di via dei Giubbonari si è autoridotta l'affitto da 1.200 euro al mese a 100 euro? Possono fare lo stesso anche i cittadini che vivono nelle case popolari? Oppure l'autoriduzione è una pratica permessa solo ai sostenitori del sindaco Marino? Sembrerebbe, tra l'altro, che la stessa sede abbia accumulato oltre 130mila euro di morosità, pari a quasi dieci annualità di affitto”. Pronta la risposta del commissario romano del Partito e presidente dell’assemblea nazionale, Matteo Orfini: “Appena ho ricevuto questo incarico, ho contattato l'Ater e scritto al Campidoglio per sapere quali sedi Pd fossero ospitate nei loro immobili e anche eventuali morosità per sanarle. Le cifre riguardanti via dei Giubbonari sono esatte, ma il debito in parte è storico e si riferisce anche ai tempi del Pci. Gli iscritti di quel circolo hanno più volte cercato di parlare con la Romeo che, quando i Ds confluirono nel Pd, alzò il canone in modo arbitrario, ma non hanno mai avuto risposte”.

Orfini: "Noi pronti a pagare i debiti"

Oggi Orfini ribadisce di aver scritto “al Comune di Roma chiedendo di notificarmi ufficialmente la situazione debitoria delle 3 sedi comunali che ospitano nostri circoli così da consentirmi di pagare. Il Comune rispose segnalando il caso di Giubbonari e annunciandomi che sugli altri immobili mi avrebbe successivamente dato le informazioni richieste. Cosa che non è mai avvenuta. Come mai c'è stata la convocazione ufficiale che avevo richiesto per verificare le carte e concertare le modalità di pagamento. Non ho alcuna remora a ribadire che il modo in cui a Roma il mio partito gestiva queste cose era assurdo”. E poi: “Restiamo disponibili a pagare i debiti”.

Dal 1946 non si è mai trovato un accordo sull’affitto da pagare per quella sezione. Nel dopoguerra, il canone, simbolico, era di 320 lire al mese. Nel 1986 fu rivalutato a 12mila lire al mese fino al 2010 quando l’affitto arrivò a 1200 euro. Troppo, decise arbitrariamente qualcuno del Partito. E così il circolo pagò, per anni, solo 100 euro al mese. Secondo i dati ufficiali del Comune il canone annuale ammonterebbe invece a 14.910 euro, ovvero, appunto, circa 1200 euro al mese. C’è chi sostiene che sia comunque troppo poco per un affitto al centro di Roma.

Grillo: "#Sfrattiamo il Pd"

La notizia, che non è una novità, è stata rispolverata dal Corriere della Sera sull’onda della pubblicazione, da parte del Commissario Tronca, dell’elenco delle case del comune affittate ai privati a canoni d'affitto irrisorio. Beppe Grillo oggi ha lanciato l’hashtag #sfrattiamoilPd e ha tuonato dalle colonne del suo blog: “Dove c'è illegalità, il Pd è di casa. La sede piddina di via dei Giubbonari a Roma è del comune, quindi dei cittadini, e non paga l'affitto da anni. Il debito accumulato è di 170.000 euro. E' così "poco" solo perchè hanno contrattato una cifra irrisoria, quasi simbolica, per uno stabile in quella zona: 1.200 euro al mese. Chi vive a Roma lo sa, ma chi se ne frega dato che tanto non hanno mai sborsato un centesimo sbattendosene delle leggi e delle casse comunali”.

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