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La sede di Almaviva a Roma chiude: licenziati 1.666 dipendenti

La sede di Roma del call center Almaviva Contact chiuderà. Le lettere di licenziamento ai 1.666 dipendenti dell’azienda sono già partite.
A cura di Enrico Tata
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L'accordo non c'è, è fallito anche l'ultimo tentativo di riaprire il tavolo della trattativa. La sede di Roma del call center Almaviva Contact, già inattiva da una settimana, chiuderà. Le lettere di licenziamento ai 1.666 dipendenti dell'azienda sono già partite.

La sede di Roma non rientra nell'accordo siglato tra sindacati e governo lo scorso 22 dicembre. "Nessuno spazio per modifiche agli accordi", aveva chiarito ieri Almaviva dopo il pressing delle organizzazioni sindacali. "Apprendiamo oggi, a seguito di sorprendenti dichiarazioni sindacali, che c'è chi vorrebbe cancellare tutto affermando che la totalità delle rappresentanze sindacali di Roma avrebbe agito contro il volere della maggioranza dei lavoratori. Come se i quasi tre mesi di trattativa fossero semplicemente stati un gioco da parte di chi ora vorrebbe rimuovere la responsabilità di agire sulla base di precise leggi in rappresentanza dei lavoratori. Oggi, solo chi non conoscesse la normativa o pensasse di ignorarla potrebbe ritenere di riaprire un procedimento formalmente concluso e sottoscritto dalle parti congiuntamente ai competenti rappresentanti dei Ministeri dello Sviluppo Economico e del Lavoro", ha spiegato ieri l'azienda. In conclusione, secondo Almaviva "l'ipotesi di attivare una trattativa supplementare, oltre che fuori da ogni logica ed in contrasto con il mandato di rappresentanza sindacale dichiarato, risulta inoltre legalmente e tecnicamente impossibile perché invaliderebbe l'intera procedura conclusa con la mediazione del Governo".

Lo scorso 22 dicembre i rappresentati dei dipendenti della sede di Napoli hanno firmato l'accordo con governo, mentre le RSU della sede romana si sono rifiutati di firmare. L'incontro tenutosi oggi si è tenuto in extremis al ministero dello Sviluppo economico su richiesta dei sindacati, pronti a firmare l'accordo anche per la sede di Roma.

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