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La procura di Rieti risponde a Pirozzi sui presunti fondi spariti: “Una bolla di sapone”

“Credo che questa storia si concluda in una bolla di sapone”, ha dichiarato il Procuratore Capo di Rieti, Giuseppe Saieva. Ieri il sindaco di Amatrice, Sergio Pirozzi, aveva avanzato dubbi sulla destinazione dei fondi ricavati dagli sms di solidarietà.
A cura di Enrico Tata
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"Se le notizie sono quelle che ho appreso dalla stampa e dai media in queste ore, e quindi se i fondi raccolti dagli sms di solidarietà sono confluiti nelle disponibilità della Protezione Civile, credo che questa storia si concluda in una bolla di sapone". Il Procuratore Capo di Rieti, Giuseppe Saieva, risponde così al sindaco di Amatrice, Sergio Pirozzi, che ieri aveva avanzato dubbi sulla destinazione dei fondi ricavati dagli sms di solidarietà. "Abbiamo aperto un fascicolo per verificare la sussistenza o meno di ipotesi di reato. Allo stato non ne abbiamo alcuna da formulare. Mi pare che le dichiarazioni del sindaco di Amatrice fossero generiche: non ha parlato di appropriazione da parte di terzi, ma semplicemente del fatto che non erano arrivati ad Amatrice i contributi frutto di donazioni tramite la Telecom", ha aggiunto il procuratore. In queste ore Pirozzi sarà ascoltato dagli inquirenti.

Pirozzi: "Non hanno tenuto conto della volontà popolare"

Due giorni fa il sindaco di Amatrice, il comune del reatino devastato un anno fa dal terremoto, ha dichiarato: "Io penso che tutte le persone che hanno versato due euro con gli sms l’abbiano fatto per Amatrice, per Norcia, per Arquata… per tutti quei comuni che il 24 agosto hanno subito il dramma. E invece hanno deciso di non dare nulla, non rispettando la volontà popolare". Una versione, quella del primo cittadino, che è stata smentita nella serata di ieri dalla Protezione civile: "Nessun euro donato dagli italiani è ‘sparito'. Infatti, i fondi raccolti, come stabilito nel Protocollo d'intesa con gli operatori della comunicazione e della telefonia, nonché dalla legge 229 del 2016 che ne disciplina il funzionamento, sono destinati a interventi in favore dei territori colpiti dal sisma". Tra l'altro in un verbale di un incontro convocato dalla Regione Lazio lo scorso 5 luglio emergerebbe di come Pirozzi fu informato sulla destinazione dei fondi ricavati con gli sms solidali. Oggi il sindaco di Amatrice ha spiegato, in un'intervista concessa a Intelligonews.it, la sua posizione:  "Sabato ad Atreju ho fatto un discorso molto più ampio e ho detto che era stata tradita la volontà degli italiani perché in quei giorni facendo quel numero intendevano dare i soldi alle popolazioni che hanno avuto la distruzione. Poi le scelte sono state altre e secondo me non si è tenuto conto della volontà popolare. Punto".

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