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La morte del rapper Cranio Randagio, l’autopsia: non soffriva di alcuna patologia

Stando al referto dei medici legali il rapper 22enne è morto per insufficienza cardiaca, ma per ora ciò che l’ha provocata resta un mistero. Forse un mix letale di alcol e droga?
A cura di Enrico Tata
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Nessuna patologia cerebrale congenita e nessuna anomalia cardiaca. Secondo l'autopsia, eseguita al policlinico Gemelli, Vittorio Bos Andrei, Cranio Randagio, non soffriva di nessuna malattia in grado di provocare improvvisamente la sua morte. Per sapere come è morto il rapper 22enne bisognerà attendere gli esiti degli esami tossicologici e di quello istologico. Stando al referto dei medici legali il ragazzo è morto per insufficienza cardiaca, ma per ora ciò che l'ha provocata resta un mistero. Forse un mix letale di alcol e droga? Intanto la salma di Vittorio è stata restituita alla famiglia per i funerali.

Il rapper è morto sabato mattina a casa di un amico in zona Balduina a Roma dopo aver partecipato a una festa andata avanti tutta la notte. Già nei giorni scorsi il Pm Maria Rosaria Guglielmi ha aperto un fascicolo di indagine a carico di ignoti nel quale si ipotizza la morte come conseguenza di altro reato. Gli inquirenti vogliono capire chi abbia fornito la droga consumata dai ragazzi durante la festa.  L'uso di stupefacenti è stato confermato anche da altri partecipanti al party. "Ci siamo ammazzati di canne", ha raccontato qualche ragazzo ascoltato dagli investigatori, anche se nell'appartamento non sarebbe stato trovato né hashish né marijuana. Mistero anche sulle ultime ore di vita di Cranio Randagio: secondo alcuni  Vittorio si è alzato intorno alle 14.00 dopo essersi sentito male. Sembrava essersi ripreso, ma all'improvviso si è accasciato a terra.

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