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L’Europa premia il restauro della Piramide Cestia

Il restauro della Piramide di Roma è tra i vincitori dell’edizione 2017 del premio dell’Unione Europea per i Beni culturali, massimo riconoscimento europeo per i beni culturali.
A cura di Enrico Tata
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Il restauro della Piramide di Roma è tra i vincitori del premio dell'Unione Europea per i Beni culturali. "La giuria – si legge nelle motivazioni – ha trovato un significato globale nel restauro di un monumento di ispirazione egizia a Roma attentamente restaurato con l'aiuto di un mecenate giapponese, l'imprenditore Yuzo Yagi". Nell'ultimo anno sono stati premiati anche il Colosseo e l'area archeologica centrale di Roma.

Il restauro della Piramide, ad opera della Soprintendenza capitolina, è avvenuto tra il marzo 2012 e il dicembre 2014 grazie a un progetto realizzato sotto la guida dell'architetto Maria Grazia Filetici e dell'archeologa Rita Paris, con i restauratori Antonella Docci e Sergio Salvati e la collaborazione scientifica dell'Istituto superiore per la conservazione e il restauro (Iscr) e dell'Università Roma Tre.

La costruzione della Piramide è stata completata nel 12 a.C come tomba per Gaio Cestio Epulone, un membro di un importante collegio religioso dell'antica Roma. Nel III secolo la piramide fu incorporata nelle Mura Aureliane e diventò praticamente un bastione a difesa della città.

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