Incendio all’ospedale San Camillo, Lorenzin: “Incendio affrontato in modo tempestivo”
Una morte inevitabile, date le circostanze, o un sistema anti incendio che poteva funzionare meglio. Questo dovranno stabilire i pm e poi i giudici in merito al decesso, per un incendio scoppiato nella notte di sabato, di un paziente ricoverato nel reparto di medicina generale dell'ospedale San Camillo di Roma. "La struttura è a norma e l'impianto antincendio ha funzionato correttamente e con regolarità, il personale ha reagito benissimo. Ci dispiace tantissimo, sono giorni durissimi, ma la struttura ha risposto come doveva rispondere", si è affrettato a commentare Antonio D'Urso, direttore generale del nosocomio romano.
Il ministro Lorenzin: "I protocolli sono stati rispettati"
"Le fiamme sono state affrontate in modo tempestivo, con grandissima professionalità. I protocolli sono stati rispettati", ha ribadito anche il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, che questa mattina ha visitato l'ospedale e ha incontrato i medici e il compagno di stanza della vittima. "Medici ed infermieri – ha detto il ministro – sono stati bravissimi, una bella risposta di professionalità. Abbiamo immediatamente inviato l'Agenas ed i Nas ed è in corso una indagine sulle cause del rogo, ma possiamo dire che le procedure di allarme sono scattate nei tempi giusti ed il personale è stato encomiabile nell'affrontare un evento imprevedibile, tanto che un'ora dopo l'incendio il reparto era di nuovo pienamente operativo con tutti i malati ricollocati".
L'addetto antincendio: "In quel reparto c'erano cose che non funzionavano"
Nella giornata di ieri, però, un addetto antincendio che è voluto restare anonimo ha raccontato alle telecamere di Fanpage.it alcune mancanze nella manutenzione. "Noi come squadra antincendio segnaliamo le anomalie e poi dovrebbe intervenire una ditta, ma la maggior parte delle volte però non interviene", ha dichiarato l'addetto. "Anche il quel reparto ci sono cose che non funzionano. Il segnalatore, le porte antincendio che dovrebbero chiudersi e non si chiudono. Le segnalazioni non hanno seguito. Da quando ci sono gli appalti in sanità queste cose accadono".
