Impiegata comunale fa la spesa in orario di lavoro, rischia licenziamento: la spia è il collega
Va a fare la spesa mentre in teoria dovrebbe essere al lavoro. Non è il primo caso di assenteismo tra i dipendenti del Comune di Roma, ma è sicuramente una novità per le modalità con cui la dipendente del Campidoglio è stata scoperta. A fare la spia e a denunciare tutto, infatti, è stato un collega (in forma anonima). Ai suoi superiori, riporta il Messaggero, ha raccontato (denuncia confermata poi dall'indagine interna avviata dal dipartimento Personale) come la donna avrebbe passato decine di volte il badge del Comune e poi sarebbe uscita dal palazzo Senatorio per sbrigare faccende personali. Per il momento è stata sospesa, ma presto potrebbe venire licenziata.
Il precedente. Impiegata del Comune di Roma licenziata. Andava al bar in orario di lavoro
A fine maggio una dipendente del Comune di Roma, L.B. le sue iniziali, è stata sospesa dal lavoro. Si trattava della prima applicazione del decreto Madia che sanziona i ‘furbetti del cartellino'. La donna è stata sanzionata perché il 20 maggio scorso era al bar quando invece avrebbe dovuto essere nel suo ufficio a lavorare. "Mi sentivo male e sono uscita a prendere una camomilla", è stata la giustificazione della dipendente. In ogni caso non ha timbrato l'uscita. "Non l'ho fatto perché da una parte l'intento era di rientrare al volo e quindi confidavo in un rientro immediato in ufficio, e in più nello stato di malessere in cui mi trovavo non ho realizzato che avrei dovuto timbrare", si è difesa. La dipendente è stata scoperta perché nel rientrare in ufficio, dopo essere andata al bar, è stata investita e trasportata in ospedale.