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Impianto Tmb Salario. L’assessora Montanari: “Chiusura nel 2019”. I comitati: “Basta promesse”

Impianto Tmb Salario. Ieri un sopralluogo dell’assessore all’Ambiente Pinuccia Montanari: “Chiusura nel 2019”. I comitati: “Basta promesse l’impianto ci sta avvelenando”.
A cura di Valerio Renzi
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Si è recata ieri pomeriggio di fronte all'impianto Tmb Ama di via Salaria l'assessora all'Ambiente di Roma Capitale Pinuccia Montanari, accompagnata dal presidente della Commissione ambiente Daniele Diaco, e dai vertici dell'azienda. L'impianto è uno dei pezzi della crisi del ciclo dei rifiuti della capitale: qua l'immondizia si accumula, i camion rimangono in fila, perché la capacità di lavoro è troppo bassa per riuscire a far fronte alle necessità. Così i rifiuti si accumulano in strada. Ora, con il commissariato e la riapertura degli impianti di Malagrotta 1 e 2, la situazione dovrebbe lentamente tornare alla normalità.

"Da oggi ridurremo di 250 tonnellate al giorno i rifiuti che entrano al Salario, ma ne continueremo a lavorare 500 al giorno, in modo da svuotare gradatamente l'impianto e consentirne la santificazione  – ha spiegato Montanari. "Entro il 2019 chiuderemo questo impianto di trattamento meccanico biologico. Anche prima, se riusciremo ad ottenere i risultati che ci prospettiamo con il piano dei materiali post consumo", ha concluso. Parole confermate dal direttore generale di Ama Stefano Bina: "Contiamo di ridurre la produzione di rifiuti indifferenziati di 100mila tonnellate all'anno. Dunque fra tre anni non ci sarà più bisogno del Tmb Salario".

Non si accontentano delle promesse i comitati di cittadini che da anni lottano per la chiusura dell'impianto, e contro gli effluvi maleodoranti che da lì provengono. La struttura infatti insiste a ridosso di un'area densamente popolata, i quartieri di Fidene e Villa Spada, dove spesso ci cittadini sono costretti a chiudersi in casa per non sentire quegli odori nauseabondi. Per loro il 2019 è decisamente troppo tardi. Eppure, dopo i tavoli d'incontro con l'ex assessora Paola Muraro la soluzione sembrava dietro l'angolo, poi è arrivata l'ennesima emergenza e tutto è stato rimesso in discussione. I comitati e i cittadini contestano anche la modalità della visita di Pinuccia Montanari, che ha informato i rappresentanti dei residenti con poche ore d'anticipo rendendo impossibile un confronto.

La visita di Montanari arriva dopo un incidente all'interno dell'impianto denunciato dalla Cgil.  "Le condizioni dei lavoratori non sono ottimali per la pressione elevata dei rifiuti, ma la sicurezza è garantita. Non ci sono rischi strutturali", ha spiegato Bina.  "Attualmente nello stabilimento ci sono oltre 5.000 tonnellate di rifiuti, mentre la vasca è abilitata a contenerne 4.000  – ha replicato Natale Di Cola della Fp Cgil – L'impianto è vecchio e ha necessità di forti investimenti e frequente manutenzione. Con l'assessora e i vertici Ama ci siamo dati appuntamento qui il 19 maggio per un'ulteriore verifica".

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