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Imminente lo sgombero del centro per migranti Baobab. I volontari: “Non andiamo via”

Domani mattina, o al più tardi sabato, il centro per migranti e rifugiati Baobab di via Cupa sarà sgomberato. A denunciarlo oggi in una conferenza stampa gli stessi volontari che in questi mesi hanno gestito il centro garantendo accoglienza a centinaia di migranti. I volontari: “Ci dovranno portare via di peso”.
A cura di Valerio Renzi
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Domani mattina, o al più tardi sabato, il centro per migranti e rifugiati Baobab di via Cupa sarà sgomberato. A denunciarlo oggi in una conferenza stampa gli stessi volontari che in questi mesi hanno gestito il centro garantendo accoglienza a centinaia di migranti, per lo più transitanti ma anche richiendenti asilo o con la status di rifugiati. Le prove generali la scorsa settimana, quando un blitz delle forze dell'ordine con cani e agenti in assetto antisommossa hanno fatto irruzione identificando tutti i presenti: i migranti senza documenti sono stati trasferiti nel Cie di Ponte Galeria per essere espulsi.

A comunicare l'imminente sgombero ai volontari le stesse forze dell'ordine, anche se non è chiaro chi abbia deciso la liberazione della struttura se la Prefettura o Roma Capitale. Uno sgombero da fare in fretta e furia, prima dell'apertura della Porta Santa del Giubileo l'8 dicembre, che rappresenterà nei fatti una "tregua" sul fronte dell'ordine pubblico, nonostante i termini dell'affidamento della struttura scadranno solo a gennaio 2016. I volontari intanto hanno chiarito come, nonostante moltissimi ospiti abbiano già lasciato il centro per paura dello sgombero, una ventina hanno deciso di rimanere e resisteranno tutti assieme: "Ci dovranno portare via con la forza". In questi mesi il Baobab è diventato sinonimo di solidarietà, con centinaia di persone che ogni settimana portano qua beni di prima necessità e si alternano nel garantire che il centro funzioni

Ma dove andranno a finire i migranti che ora occupano il centro di via Cupa? Una parte, ma solo una parte, sarà ricollocata in strutture già esistenti, in particolare il centro di via del Frantoio a Tiburtino III dove troveranno posto in primo luogo donne e bambini. Per gli altri? Nessuna risposta. Nessuna risposta soprattutto per i transitanti, ovvero per coloro che hanno intenzione di raggiungere altre destinazioni in Europa e per questo non danno rilasciano le impronte digitali nel nostro paese, o non presentano domanda d'asilo. In tutto per Baobab sono passati da quest'estate a oggi almeno 35mila transitanti. Fallito il progetto di aprire un nuovo centro al Ferrohotel sempre nel quartiere Tiburtino, di spazio non ce né per tutti.

Il centro è diventato un punto di riferimento a partire dalla scorsa estate, dopo lo sgombero di diversi insediamenti abusivi, come lo storico borghetto di via delle Messi d'Oro a Ponte Mammolo, dove trovavano casa, a volte da anni, centinaia di rifugiati. Un'emergenza generata dagli sgomberi del comune e dall'intensificarsi dei flussi migratori, a cui la stessa amministrazione non sembra riuscire a trovare una soluzione.

Tronca rassicura: "Nessuno sgombero tutti ospiti ricollocati"

In serata arriva una risposta dal Campidoglio che tende a rasserenare gli animi e comunica che non ci sarà nessuno sgombero, almeno non caschi e manganelli, ma tramite una soluzione concertata. "Non verrà disposto alcuno sgombero dello stabile con richiesta di impiego della forza pubblica – si legge nella nota che rende note le disposizioni del commissario straordinario Francesco Paolo Tronca – E che a tutte le persone ospitate attualmente all'interno della struttura verrà offerta un'adeguata sistemazione alloggiativa".

"Il Dipartimento Politiche Sociali di Roma Capitale, che sta conducendo da giorni le operazioni con la continua interlocuzione dei ‘volontari autogestiti' del centro – prosegue il comunicato – ha già proposto alternative soluzioni di accoglienza e ricollocato un gran numero di ospiti. Relativamente a quei casi che, rifiutando le sistemazioni proposte, continuano a abitare nella struttura, si fa presente che comunque l'Amministrazione dovrà procedere alla riconsegna dell'immobile alla proprietà".

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