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Raffaele Marra resta in carcere, Raggi annulla la nomina del fratello a dirigente

Così hanno deciso i giudici del Tribunale del Riesame, che hanno respinto la richiesta di scarcerazione presentata dall’avvocato Francesco Sacchi, difensore dell’ex responsabile del personale in Campidoglio fedelissimo di Virginia Raggi.
A cura di Enrico Tata
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Raffaele Marra resta in carcere. Così hanno deciso i giudici del Tribunale del Riesame, che hanno respinto la richiesta di scarcerazione presentata dall'avvocato Francesco Sacchi, difensore dell'ex responsabile del personale in Campidoglio. Respinta anche l'istanza che chiedeva la concessione degli arresti domiciliari all'indagato. Marra, arrestato il 16 dicembre, è accusato di corruzione in concorso con l'imprenditore romano Sergio Scarpellini. Per lui il gip del tribunale di Roma, Maria Paola Tomaselli, aveva emesso un'ordinanza di custodia cautelare in carcere evidenziando, nelle motivazioni del provvedimento, "la pericolosità sociale" sia di Marra che di Scarpellini.

"Vi è il concreto pericolo – scriveva Tomaselli – che se lasciati in libertà, commettano altri gravi delitti". I fatti contestati "denotano la loro spiccata pericolosità sociale certamente tale da rendere assai probabile la reiterazione di analoghi comportamenti delittuosi". E ancora: "C'è un concreto e attuale pericolo di reiterazione di condotte delittuose in considerazione del ruolo in concreto (cioè quello di Marra ndr.) attualmente rivestito nel Comune di Roma, dell'indubbia fiducia di cui gode da parte del sindaco Virginia Raggi". Secondo la procura Marra avrebbe ricevuto una maxi tangente di 367mila euro dall'immobiliarista Scarpellini.Il 23 dicembre scorso il gip aveva conncesso gli arresti domiciliari all'imprenditore, dopo la richiesta avanzata dai suoi legali. Una richiesta probabilmente accolta (e non contestata neanche dai pm) in virtù dell'età avanzata di Scarpellini.

Virginia Raggi chiede annullamento nomina Renato Marra

Virginia Raggi, come già annunciato, ha chiesto agli uffici preposti annullare la nomina del fratello di Raffaele Marra, Renato, a capo della Direzione Turismo del Campidoglio. L'Autorità nazionale Anticorruzione aveva segnalato la promozione in quanto "configurabile un conflitto d'interesse". Nomina precedentemente difesa dall'amministrazione con una memoria inviata all'Anac e firmata proprio dalla sindaca, ragione per cui potrebbe configurarsi per la sindaca una responsabilità sia amministrativa che penale.

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