Il sottosegretario all’Istruzione non va al Virgilio, aveva elogiato le occupazioni
E' stato annullato l'incontro previsto per oggi con il sottosegretario all'Istruzione, il democratico Davide Faraone, in programma per oggi alle ore 15,00 nello storico liceo Virgilio di via Giulia. Al centro dell'incontro che doveva svolgersi con la partecipazione di studenti, genitori e docenti, le proteste degli studenti e delle occupazioni. Faraone aveva elegiaco le occupazioni, a cui lui stesso da ragazzo negli ottanta ha partecipato, definendole "esperienze e occasioni di condivisione, seppure illegali, iniziative culturali e sociali, momenti di aggregazione e di partecipazione democratica".
La polemica dei presidi contro le occupazioni
Le frasi del sottosegretario avevano indignato molti presidi della Capitale, alle prese proprio in queste settimane con l'occupazione di istituti contro la riforma della "Buona Scuola" targata Renzi e Giannini. La preside del liceo Tasso, Maria Letizia Terrinoni ha addirittura promosso un sit-in di protesta davanti al ministero dell'Istruzione in viale Trastevere con i colleghi di Mamiani, Virgilio, Manara, Talete, Giulio Cesare, Lucrezio Caro, Montessori, Visconti, Amaldi, Righi, Aristofane, Dante Alighieri, Tacito. I presidi hanno sottoscritto una lettera indirizzata proprio al sottosegretario, criticando aspramente la legittimazione di una pratica illegale da parte di un esponente delle istituzioni. "Capiamo che il Governo – si legge nella missiva indirizzata a Faraone – voglia mostrare di dialogare con la scuola e con gli studenti, un’ottima strategia, ma non all’interno di scuole occupate, non nell’illegalità. Questo ci sentiamo di chiederglielo".
"Dirigenti, professori, genitori e studenti si sono spesso trovati in totale solitudine a gestire situazioni drammatiche che hanno ben poco a che fare con la scoperta della passione civile e politica … e del sacco a pelo – aggiungono i presidi – Le scuole, dopo l’occupazione, vengono spesso lasciate in uno stato di prostrazione, sporche e rovinate, con danni per migliaia di euro. I ragazzi perdono giorni di attività didattica e di attività formative extracurricolari che la Scuola organizza".