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Il racconto di un liceale in gita scolastica: “Urlavamo ‘Ti violento’, abbiamo rubato e scritto sui muri”

“Canne e alcol come se piovesse, bestemmie e cori razzisti in Italiano. In giro per strada urlavamo bestemmie e altre cose, facevamo cori osceni, tipo ‘io ti violento e ti vengo dentro'”, raccontano alcuni liceali romani di ritorno da un viaggio di classe a Lisbona.
A cura di Enrico Tata
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Secondo una recente indagine di Skuola.net, quasi due studenti italiani su cinque quest'anno non partiranno per la gita di classe. I fattori economici pesano, ma fino a un certo punto, perché nel 39 per cento dei casi la vacanza salterà a causa dei professori che si sono rifiutati di accompagnare i ragazzi. Non è strano che si rifiutino di partire, almeno stando al racconto che alcuni liceali romani, di ritorno da un viaggio a Lisbona, hanno fatto ai microfoni di Radio Cusano Campus. "Stando in Portogallo nessuno capiva un cazzo, in giro per strada urlavamo bestemmie e altre cose, facevamo cori osceni, tipo ‘io ti violento e ti vengo dentro'. Il secondo giorno abbiamo iniziato a rubacchiare, abbiamo rubato circa 30 euro di souvenir. La sera siamo usciti, siamo andati in un pub e ci siamo ubriacati. Ero talmente ubriaco che rientrando in albergo ho iniziato a provarci con la mia professoressa, una sessantenne. Dicevo a tutti i miei compagni, ‘stasera me scopo la prof'". Cinque giorni di follia tra alcol e droga, che i ragazzi, appena maggiorenni, hanno raccontato senza censura nell'intervista (anonima). "Quando siamo andati a Sintra, sempre in Portogallo, abbiamo rubato una novantina di euro di souvenir, tra cui una stupenda spadina di legno. Ci siamo divertiti a rubare, abbiamo bevuto, ci siamo fatti tanti di quelle canne che siamo stati anche crepati".

Aggiunge un altro compagno di classe: "Canne e alcol come se piovesse, bestemmie e cori razzisti in Italiano. I professori erano rincoglioniti, non si sono accorti di nulla. Droga e alcol ci hanno fatto impazzire, siamo stati casinisti al massimo, ma nei momenti giusti eravamo anche tranquilli, per non destare nessun sospetto. E' stato il viaggio d'istruzione più bello che abbiamo mai fatto". Un ultimo particolare: "Abbiamo fatto scritte sui muri, graffiti. Però pochi. Sui mezzi viaggiavamo sempre a scrocco, tranne il primo giorno. Il tram costava un botto. Sesso? No, niente sesso. Ma quando ci sono droga e alcol, che vuoi di più?".

Troppi rischi per i professori, che spesso, quindi, si rifiutano di accompagnare i ragazzi all'estero. E secondo un'altra indagine di Skuola.net il comportamento di questi studenti è simile a quello di molti altri loro compagni: uno studente su 10 dichiara di aver fatto uso di droghe,  uno su tre confessa un abuso di alcol, due su cinque si sono allontanati da soli di notte dall'albergo, mentre circa il 20 per cento dei ragazzi ha dichiarato di essersi esposto a situazioni rischiose per passare da una camera all'altra senza farsi scoprire dai professori.

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