Il prefetto: “Aumentano gli stupri a Roma ma anche gli arresti”. E aggiunge: “Non c’è emergenza”

"Nella Capitale si è verificato un aumento del 6% delle violenze di genere ma anche un +70% degli arresti, quindi si reprime nell'immediatezza, e il 56% in più nella provincia. Vuol dire che l'attenzione delle forze di polizia è altissima e il controllo del territorio consente di garantire la sicurezza con la certezza matematica della repressione" ha detto il prefetto di Roma, Paola Basilone, durante la riunione del Comitato provinciale per l'ordine pubblico e la sicurezza, convocato dopo tre episodi di violenza sessuale avvenuti in strada in una sola settimana, l'ultimo, contro una donna tedesca a Villa Borghese. Dopo le polemiche sul bando per la videosorveglianza, a seguito del vertice Raggi e Zingaretti mostrano un profilo i collaborazione istituzionale, per "costruire insieme una rete contro la violenza".

Più luci e più telecamere

Cardine delle decisioni prese per cercare di rendere Roma una città più sicura, è la riattivazione del piano antiviolenza con telecamere in tutti i quartieri collegate direttamente con le forze dell'ordine e parchi più illuminati. Di fondamentale importanza è anche la prevenzione nelle scuole e far conoscere l'esistenza della linea telefonica rosa 1522 per la richiesta di aiuto. Per quanto riguarda le app è attiva "Where are you?" del 112 grazie alla quale ci si può tenere in contatto diretto e geolocalizzato con la sala operativa del numero unico delle emergenze. "Non c’è una vera e propria emergenza, sono episodi singoli", ha spiegato Basilone che chiederà alla questura di aumentare le pattuglie del reparto prevenzione crimine di polizia e carabinieri per rendere i controlli ancora più capillari. In risposta la sindaca Virginia Raggi ha detto che il Comune intende estendere il progetto led dal centro della città alle periferie e in collaborazione con le forze dell'ordine intende realizzare la mappatura di tutte le telecamere pubbliche e private presenti.