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I tassisti di Roma infuriati con Uber: “Occuperemo San Pietro”

“A dicembre lanceremo nella capitale un servizio di ride sharing dedicato al Giubileo, faremo lavorare gli ncc con licenza di fuori Roma”. Uber è tornata alla carica con questo annuncio del nuovo general manager per l’Italia.
A cura di En.Ta.
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"A dicembre lanceremo nella capitale un servizio di ride sharing dedicato al Giubileo, faremo lavorare gli ncc con licenza di fuori Roma". Uber, l’azienda americana che fornisce un servizio privato di trasporto, è tornata alla carica con questo annuncio del nuovo general manager per l’Italia, Carlo Tursi. Parole che hanno fatto andare su tutte le furie i tassisti della Capitale. "Occuperemo San Pietro e le piazze romane del Giubileo, le stazioni e i punti nevralgici della città. Impediremo a Uber di farci concorrenza sleale", è stata la risposta di Nicola Di Giacobbe, segretario generale di Unica taxi Cgil.  "Non sono bastate le sentenze contro Uber e le condanne inflitte ad alcuni sindaci e amministratori di svariati comuni italiani. Ora, con arroganza e con un semplice smartphone, la casa statunitense ritenta imperterrita di travolgere il settore del trasporto. La misura è colma”, rincara la dose Alessandro Genovese, segretario nazionale Ugl.

"Vorremo poter discutere di come si organizza l'accoglienza per il Giubileo – dice ancora Di Giacobbe – Vorremmo poter discutere di come aumentare la velocità commerciale del servizio pubblico, per abbassare i costi dei cittadini utenti. Vorremmo poter discutere di come innovare il servizio in modo più eco compatibilmente possibile. Invece dobbiamo ancora preoccuparci di difenderci dalla concorrenza sleale di Uber".

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