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I gioielli spariti di Maria Angiolillo, regina dei salotti romani: chiesti 3 anni per il figlio

Chiesti tre anni di carcere per il figlio di Maria Angiolillo, la regina dei salotti romani deceduta nel 2009. Il 70enne è a processo con l’accusa di appropriazione indebita: avrebbe fatto sparire, insieme a un gioielliere svizzero, i gioielli che venivano sfoggiati dalla madre ma che appartenevano al marito, il senatore Renato Angiolillo, fondatore del quotidiano “Il Tempo” deceduto nel 1973.
A cura di Francesco Loiacono
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Maria Angiolillo (LaPresse)
Maria Angiolillo (LaPresse)

Il pubblico ministero Loredana Carillo ha chiesto tre anni di carcere per il figlio di Maria Angiolillo, la regina dei salotti romani deceduta nel 2009. Lo riporta l'edizione romana del "Corriere della sera". Marco Oreste Bianchi Milella, 70enne, è a processo con l'accusa di appropriazione indebita. Secondo la procura avrebbe fatto sparire, insieme al gioielliere svizzero Hervè Louis Fontaine, i gioielli che venivano sfoggiati dalla madre nelle occasioni mondane, ma che appartenevano in realtà al marito, il senatore Renato Angiolillo, fondatore del quotidiano "Il Tempo" deceduto nel 1973.

I gioielli appartengono agli eredi del senatore Angiolillo: c'è anche un diamante raro

Nel corso del tempo il senatore aveva acquistato e collezionato diversi gioielli – tra cui pezzi rari come il diamante rosa "Prince diamond" da 40 milioni di euro, collane di rubini e perle e altro -, affinché poi passassero ai suoi eredi: il figlio Amedeo e i nipoti Luigi, Olga, Patrizia e Renato. L'imputato, invece, era stato designato come erede solo della madre, che nella sua casa a Trinità dei Monti ha ospitato molti protagonisti della Prima e della Seconda Repubblica, sfoggiando i gioielli adesso spariti e guadagnandosi l'appellativo di regina dei salotti romani.

L'imputato, escluso dall'eredità, avrebbe deciso di far sparire i gioielli

Secondo gli inquirenti il 70enne, proprio temendo di non beneficiare di questa parte di eredità da cui era stato escluso, avrebbe deciso di far sparire l'intera collezione, composta da una trentina tra collier, bracciali, orologi e anelli. Ad aiutarlo, sempre secondo l'accusa, sarebbe stato il gioielliere Fontaine, per cui il pm ha chiesto una condanna a quattro anni di reclusione per ricettazione. La decisione dei giudici è prevista per il prossimo 19 ottobre.

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