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Hotel di lusso,10 euro in più a notte per i turisti. Gli albergatori: “Decisione folle”

Il Comune avrebbe deciso di inserire in Bilancio un aumento della tassa di soggiorno per gli alberghi a 5 stelle. “A quattro mesi dall’avvenuto raddoppio del contributo anche solo ipotizzarne un nuovo aumento è folle”, dice il presidente di FederAlberghi.
A cura di Enrico Tata
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Il lusso, per i turisti, potrebbe costare ancora di più Il Campidoglio starebbe studiando una proposta ,da inserire nel Bilancio, per aumentare la tassa di soggiorno degli hotel a 5 stelle. Si passerebbe dai 7 euro a notte attuali a 10 euro. Dopo che, solo a settembre, erano già entrati in vigore nuovi aumenti della tessa per i visitatori della Capitale: 3 euro per gli hotel a una e due stelle, 4 per quelli a tre stelle, 6 per quelli a quattro stelle. Una decisione, quella del Comune di Roma, che è definita “inspiegabile” dagli albergatori: “A quattro mesi dall’avvenuto raddoppio del contributo di soggiorno anche solo ipotizzarne un nuovo aumento è folle. Figuriamoci inserirlo in un progetto di bilancio di Roma Capitale”. Queste le parole di Giuseppe Roscioli, presidente di Federalberghi.

“In un frangente storico che, in seguito agli attentati di Parigi, fa registrare per Roma una vera e propria inchiodata delle nuove prenotazioni, portare da 7 a 10 euro il contributo di soggiorno negli alberghi 5 stelle significherebbe strozzare un segmento già in sofferenza, in una città ormai già percepita dal mercato internazionale come meta low cost a causa del calo dei prezzi da noi praticato per combattere la crisi,” ha detto ancora il presidente.

Solidarietà arriva anche da Lorenza Bonaccorsi, deputata del Partito democratico e presidente del Pd Lazio. “Sembra che la si voglia trasformare in una tassa sul lusso dal sapore ideologico, tenendo conto che gli alberghi a 5 stelle a Roma sono 29. Di quale ricavato stiamo parlando, quindi? Tra l’altro va considerato che, alla luce anche degli allarmi dopo gli episodi di terrorismo a Parigi, sarebbero già iniziate a fioccare alcune disdette. Giusto che tutti contribuiscano in un momento critico per le casse comunali, ma non si può pensare che si arrivi a provvedimenti che rischiano di diventare punitivi per un settore già fortemente provato come quello del turismo”. Così Bonaccorsi.

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