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Gloria, morta a tre anni: “Sbagliarono i medici”

La perizia del consulente della procura mette sotto accusa un anestesista e un radiologo. I dottori, nel corso dell’operazione, avrebbero lesionato la vena cava superiore e il ventricolo destro senza accorgersi della conseguente emorragia.
A cura di Enrico Tata
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Un nuovo caso di malasanità. Almeno secondo la perizia depositata dal medico legale ai pm. Gloria Ascia sarebbe morta a due anni, l’11 settembre del 2013 al Policlinico di Tor Vergata, per errori dei medici. Il primo nell’applicazione del catetere, poi la mancata diagnosi di un’emorragia in corso e infine una lettura sbagliata della lastra. Queste le negligenze evidenziate nella relazione dello specialista. Prima di tutto i medici sbagliarono "perché lesionarono, nell'inserimento del catetere, la vena cava superiore e il ventricolo destro" da cui si generò l'emorragia che poi è risultata fatale per la piccola. E poi il radiologo incaricato di monitorare le condizioni di Gloria, non avrebbe visto “il sanguinamento in atto anche se emergeva chiaramente dalle radiografie”. Secondo il medico legale, Gloria avrebbe potuto essere salvata. La lastra da cui emergeva con chiarezza la presenza di un'emorragia è stata effettuata alle 14. Ma i sanitari si sarebbero accorti del problema solo un'ora e mezza più tardi. Ora i due medici, il radiologo e l’anestesista, potrebbero iscritti nel registro degli indagati dal pm Pantaleo Polifemo. L’accusa sarebbe di omicidio colposo.

Gloria viveva a Gela, in Sicilia. La bambina era affetta da una grave anemia falciforme curabile soltanto con un trapianto di midollo e per questo i genitori avevano deciso di portarla a Roma per fare l’operazione. Secondo loro, la struttura di Tor Vergata era la più attrezzata per questo tipo d’intervento. L’11 settembre Gloria era stata ricoverata per iniettare dei farmaci in vista dell’operazione, fissata a ottobre. Quel giorno i medici avrebbero solamente dovuto inserire un piccolo catetere e invece avrebbero provocato una lesione fatale per Gloria. E poi, non sarebbero stati in grado di vedere dalle lastre l’emorragia interna che stava uccidendo la bambina.

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