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Gigi D’Alessio in tribunale per la lite con i fotografi: “Nessuna rapina, non rubai le attrezzature”

“Io chiedevo le fotografie ma mi dissero che non avevano fotografato nulla. Le macchine fotografiche non le presi per impadronirmene ma furono i fotografi a consegnarmele per dimostrare che non avevano fatto foto”, ha raccontato il cantante napoletano, accusato di rapina, ai giudici. La sentenza è prevista a giugno.
A cura di Enrico Tata
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Dieci anni fa, l'11 gennaio 2007, Gigi D'Alessio e il suo assistente furono protagonisti di una lite con alcuni paparazzi che si erano appostati nei pressi della villa all'Olgiata del cantante napoletano. D'Alessio è stato già prosciolto dall'accusa di lesioni per le ferite riportate dai fotografi, mentre è ancora imputato di rapina per aver sottratto le attrezzature dei paparazzi. "Ma quale rapina? non è mia abitudine litigare, ero a casa mia all'Olgiata e fui avvertito dai custodi che erano stati allontati due paparazzi che cercavano di fotografare la mia abitazione. Loro si misero di fronte a casa mia, appostandosi sulla Braccianense da dove si vede bene la mia casa", ha spiegato il cantante ai giudici della I sezione penale.

Quel giorno ci fu una colluttazione, ma nessuna rapina, ha detto il cantante: "Io chiedevo le fotografie ma mi dissero che non avevano fotografato nulla. Le macchine fotografiche  non le presi per impadronirmene ma furono i fotografi a consegnarmele per dimostrare che non avevano fatto foto. I borsoni con gli apparecchi li diedi poi ai carabinieri che hanno fatto un regolare verbale". Sulla vicenda i giudici si esprimeranno il prossimo 19 giugno, giorno previsto per la sentenza.

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