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Giallo all’Ospedale San Camillo, sabotata l’erogazione d’ossigeno

Ieri un’interruzione dell’erogazione dell’ossigeno all’ospedale San Camillo di Roma che potrebbe essere riconducibile ad un atto doloso, che fortunatamente non ha avuto conseguenze sulla salute dei pazienti ricoverati. Sulla vicenda indagano i carabinieri. Zingaretti: “Episodio gravissimo”.
A cura di Valerio Renzi
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E' giallo all'Ospedale San Camillo di Roma, dove ieri si è registrata una inspiegabile interruzione dell'erogazione dell'ossigeno ai pazienti. A renderlo noto in un comunicato gli stessi vertici dell'ospedale che spiegano: "I preliminari accertamenti non hanno escluso la natura dolosa e sulle cause indagano i carabinieri". Per i pazienti fortunatamente non ci sono state conseguenza grazie al "personale tecnico che è prontamente intervenuto, ha individuato la sede dell'interruzione e ripristinato le condizioni di sicurezza dell'impianto – ha spiegato il direttore generale Antonio D'Urso – il personale infermieristico e medico ha assicurato la continuità delle cure garantendo l'assistenza respiratoria con device d'emergenza". D'Urso ha poi ringraziato "il personale tutto dell'azienda che adoperandosi con la consueta professionalità e tempestività ha garantito la continuità delle cure ai pazienti ricoverati".

Il direttore D'Urso non esclude un dipendente

"Da medico rifuggo all'idea che si possa pensare di mettere a rischio persone indifese – ha risposto D'Urso a chi gli chiedeva chi poteva avere interesse a sabotare l'impianto -. Magari ci sta se mi tagliano le gomme della macchina… L'azienda è grande, ci possono essere mal di pancia. Aspettiamo che l'autorità giudiziaria faccia le sue indagini". Al momento del sabotaggio c'erano 10 persone ricoverate in rianimazione ed era appena terminato un intervento chirurgico.

Zingaretti: "Sabotaggio episodio gravissimo"

"E' un fatto gravissimo – ha dichiarato il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti – Ci auguriamo che su questa inquietante vicenda venga fatta presto piena luce individuando le cause che ieri sera hanno provocato la riduzione del flusso al reparto di terapia intensiva. Dai primi rilievi sembrerebbe che a provocare la disfunzione sia stata una manomissione. Attendiamo ora l'esito delle indagini e anche la relazione tecnica sull'accaduto che sta predisponendo l'Azienda che però conferma trattasi di danneggiamento doloso. Va dato atto al personale tutto, che ho ringraziato attraverso una lettera scritta al dg dell'ospedale Antonio D'Urso, di aver rispettato in modo esemplare le procedure di sicurezza e questo ha evitato conseguenze per i pazienti. Ringrazio infine anche le Forze dell'Ordine che sono prontamente intervenute e che ora stanno indagando per assicurare alla giustizia i responsabili".

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