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Fiumicino, dopo l’incendio della pineta ancora tensione ai check in

Non è ancora tornata alla completa normalità la situazione all’aeroporto di Fiumicino, dopo che l’incendio della pineta di Focene che l’altro ieri ha paralizzato il traffico aereo. I guai maggiori per i viaggiatori con in tasca un biglietto della compagnia low cost spagnola Vueling, che ieri ha cancellato 5 voli lasciando a terra 900 persone.
A cura di Valerio Renzi
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Non è ancora tornata alla completa normalità la situazione all'aeroporto di Fiumicino, dopo che l'incendio della pineta di Focene che l'altro ieri ha paralizzato il traffico aereo. I guai maggiori per i viaggiatori con in tasca un biglietto della compagnia low cost spagnola Vueling, che ieri ha cancellato 5 voli lasciando a terra 900 persone. Questa mattina problemi per i passeggeri diretti a Palermo e Catania, trovatisi senza la coincidenza dell'aereo dopo aver volato da Torino a Roma con 9 ore di ritardo.

Intanto la società Aeroporti di Roma è stata convocata dall'Enac per il prossimo 6 agosto per avere chiarimenti sulla situazione dell'aeroporto Leonardo Da Vinci, dove si susseguono le difficoltà dopo il rogo che lo scorso 7 maggio ha mandato in fumo gran parte del Terminal 3. La tempistica d'informazione da parte dell'Enac ha provocato su Twitter il commento caustico del vicesegretario del Pd Debora Serracchiani: "Con calma". Il presidente del Senato Pietro Grasso ha intanto spiegato in aula che il ministro dei Trasporti Graziano Del Rio, chiamato ad informare con urgenza sull'incendio che ha danneggiato gravemente il traffico aereo,  non potrà intervenire oggi in aula riservandosi di farlo il prima possibile.

Accertata poi con certezza l'origine dolosa dell'incendio, che sarebbe scaturito da un cumulo di immondizia e poi propagatosi a grande velocità grazie al forte vento. Continua poi la polemica durissima tra Alitalia e Aeroporti di Roma, con l'ex compagni di bandiera che ha chiesto il risarcimento di 80 milioni di euro, parlando di strutture e gestione inadeguata dell'hub da parte della società aeroportuale, arrivando a minacciare di lasciare lo scalo. Un'eventualità a cui ha subito risposto la compagnia low cost Ryanair: "Se Alitalia se ne va pronti ad aumentare i voli da Fiumicino".

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