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Fece esplodere il suo appartamento, condannata a 10 anni Giovannina Serra (che ha 84 anni)

Lo scoppio di una bombola del gas provocò la morte di un uomo di 50 anni e il ferimento di una ventuno persone. Per la donna il pm aveva chiesto il massimo della pena, l’ergastolo, con l’accusa di strage.
A cura di Enrico Tata
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Ottantaquattro anni compiuti e dieci da scontare in carcere. E' stata condannata Giovannina Serra, l'anziana che il 15 gennaio del 2015 provocò l'esplosione di un appartamento a Roma. Lo scoppio di una bombola del gas provocò la morte di un uomo di 50 anni e il ferimento di una ventuno persone. Per la donna il pm aveva chiesto il massimo della pena, l'ergastolo, con l'accusa di strage. Il suo comportamento, sostiene la procura, non può essere giustificato da nessuna attenuante. Oggi invece i giudici della prima Corte di Assise hanno emesso la sentenza che condanna la donna a dieci anni di reclusione e che quindi non accoglie quanto chiesto dall'accusa. Giovannina Serra è stata è stata riconosciuta responsabile di omicidio colposo, incendio aggravato e morte come conseguenza di altro delitto. L'anziana è stata condannata a pagare, come anticipo provvisorio, 300 mila euro ai familiari dell'uomo morto. Il risarcimento di tutte le parti lese sarà discusso in separata sede.

Il biglietto sul luogo dell'esplosione: "Il Signore non vi farà godere questa casa, ladri"

L'anziana aveva ricevuto da poco lo sfratto dal suo appartamento e così il suo risentimento si è trasformato in breve tempo in rabbia omicida. "Il Signore questa casa non ve la farà godere, perché siete ladri”, il testo di un biglietto lasciato da Giovannina vicino al luogo dell'esplosione. Stando a quanto ricostruito all'epoca dei fatti, la donna non era in condizioni di indigenza ed è perfettamente in grado, secondo i medici, di intendere e di volere. "Viveva quasi segregata in casa, non era tanto normale. La conoscevo di vista, l’ho anche salvata poco tempo fa, quando era rimasta bloccata in ascensore. La signora aveva mostrato segni di instabilità incendiando una poltrona sul balcone. Era una persona riservata, viveva quasi nascosta nell’appartenento che apparteneva all’ex marito defunto”, ha raccontato di lei un vicino.

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