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Ex parroco condannato a 6 anni di reclusione: accusava prelati di pedofilia

L’ex parroco era stato condannato in passato per abusi su minori. Secondo il procuratore il risentimento e il desiderio di reintegrazione sono all’origine del reato di calunnia aggravata e continuata.
A cura di Redazione Roma
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Aveva parlato di un'organizzazione criminale capace di reclutare minorenni e di avviarli alla prostituzione negli ambienti della Curia romana. Quello disegnato era una quadro raccapricciante, ma che non rappresentava affatto la realtà e per questo già a giugno del 2013 venne arrestato l'ex sacerdote Patrizio Poggi, l'allora parroco della Chiesa San Filippo Neri che aveva denunciato il giro di prostituzione minorile. Ad oltre quattro anni dall'arresto, la sentenza del giudice monocratico di Roma, Angelo Giannetti, condanna l'ex parroco a sei anni e undici mesi di carcere per il reato di calunnia aggravata e continuata. Condanna che segue quella pronunciata in passato e che sanzionava una pena di ulteriori 5 anni di reclusione per abusi su minori.

Sono nove, però, gli anni di reclusione richiesti dal procuratore aggiunto Maria Monteleone, poiché su Poggi peserebbe anche il reato di aver costruito false prove testimoniali, "in quanto animato da risentimento per motivazioni personali nei confronti di alcuni dei prelati da lui accusati di fruire di prestazioni sessuali a pagamento con minorenni". Non ci sarebbe stato soltanto risentimento nei confronti del clero, ma anche desiderio "di ottenere dal Vaticano la revoca del provvedimento di dimissione dallo stato clericale e un'eventuale revisione del processo con cui era stato condannato, in passato, per atti sessuali con minorenni". Obiettivo da raggiungere, secondo il procuratore, "anche con iniziative ricattatorie".

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