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Epidemia morbillo, allarme del Bambino Gesù: “Nel 2016 solo 4 ricoveri, nel 2017 già 47”

Allarme morbillo: più che decuplicati nel 2017 i casi di ricoveri per morbillo all’ospedale Bambino Gesù rispetto al 2016: “Il calo della copertura vaccinale per il morbillo sta portando, come previsto, ad un aumento dei casi”.
A cura di Valerio Renzi
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Si rinnova l'allarme per la diffusione del morbillo, che sarebbe da mettere in relazione con una diminuzione delle vaccinazioni. Secondo quanto riferito all'Ansa da Alberto Villani, presidente della Società italiana di pediatria (Sip), e a capo del reparto Pediatria generale e malattie infettive dell'ospedale Bambino Gesù di Roma, nell'ospedale romano in tutto il 2016 erano stati solo quattro i ricoveri per morbillo, più che decuplicati nell'anno in corso. Solo nei primi quattro mesi del 2017 i ricoveri per morbillo al Bambino Gesù sono stati addirittura 47, di cui 4 hanno riguardato neonati entro il primo mese di vita.

"Il calo della copertura vaccinale per il morbillo – ha spiegato Villani – sta portando, come previsto, ad un aumento dei casi. La malattia si diffonde ma è da tempo che le società scientifiche hanno messo in guardia: l'aumento dei casi è un dato atteso e frutto di una disattenzione collettiva". I dati forniti dal Bambino Gesù fanno il paio con i 385 casi di morbillo registrati ad aprile 2017, cinque volte in più di quelli verificatisi lo scorso anno nello stesso mese. Di questi un terzo circa con complicanze e il 40% è stato ricoverato in ospedale. Il 92% dei casi si è verificato in Piemonte, Lazio, Lombardia, Toscana, Abruzzo, Veneto e Sicilia.

Lorenzin: "Allarme morbillo per colpa disinformazione"

I dati hanno fatto tornare alto il dibattito sul tema delle vaccinazioni, spingendo la ministra della Salute Beatrice Lorenzin a intervenire nuovamente: "Purtroppo i dati sul morbillo sono davvero preoccupanti e questo soprattutto a causa della grave e pericolosa disinformazione antiscientifica, fomentata anche da parte di alcune forze politiche, che ha portato negli ultimi anni le persone a non vaccinarsi". "Ora è fondamentale – ha aggiunto – che le Regioni applichino il nuovo Piano nazionale vaccini, anche e soprattutto attraverso la sensibilizzazione e la corretta informazione ai cittadini".

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