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C’è l’ora legale ma i parchimetri a Roma rimangono indietro. Atac: “Nessuna multa”

Entra l’ora legale e i parchimetri di Roma rimangono un’ora indietro: gli automobilisti costretti a pagare un’ora di parcheggio in più.
A cura di Valerio Renzi
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Domenica 26 marzo alle 2.00 di notte è entrata l'ora legale, facendo scattare in avanti di un'ora le lancette degli orologi, togliendoci un'ora di sonno ma regalandoci un'ora in più di luce. Computer, cellulari, tablet e ormai anche molto orologi digitali e sveglie settano l'orario in maniera automatica, così come gli ultimi modelli di automobili: sono rimasti davvero in pochi ormai a dover mettere le lancette in avanti manualmente, giusto chi utilizza un orologio da polso meccanico.

A rimanere indietro però nella capitale sono stati i parchimetri che – come segnalatoci da una lettrice e verificato – ancora questa mattina segnavano un'ora indietro, come si può vedere dalla foto. E a pagare un euro in più per l'orologio indietro di 60 minuti tocca agli automobilisti.

Atac: "Disguido tecnico"

"A causa di un disguido tecnico sul quale Atac sta svolgendo accertamenti anche relativamente alla eventuale responsabilità di fornitori esterni, stamattina alcuni parcometri sono risultati non aggiornati alla nuova ora legale. L'azienda si è immediatamente attivata per risolvere il problema resettando tutti gli impianti interessati e al contempo, per evitare problemi ai cittadini che hanno pagato la sosta, ha indicato agli ausiliari della sosta che vigilano sui pagamenti, in servizio nelle zone interessate, di tenere conto del disguido nella valutazione della regolarità dei pagamenti". Così Atac in una nota.

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