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Elezioni di Roma, il Pd fa ricorso al Tar: “irregolarità e incongruenze”

Secondo i dem di Roma il primo turno sarebbe stato interessato da irregolarità che motiverebbero il riconteggio delle schede.
A cura di Redazione Roma
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Roberto Giachetti e Virginia Raggi
Roberto Giachetti e Virginia Raggi

Le elezioni comunali non si sono chiuse il 19 giugno 2016, quando i risultati del ballottaggio tra Virginia Raggi e Roberto Giachetti hanno decretato la candidata pentastellata quale prossimo sindaco di Roma. Il 27 luglio, infatti, la Federazione romana del Partito democratico di Roma ha presentato ricorso al Tar contro Roma Capitale e la sindaca di Roma. Secondo i dem 36 sezioni sarebbero interessate da "irregolarità e incongruenze" che imporrebbero il riconteggio delle schede. Secondo il documento presentato dal Pd romano "sulla base del conteggio delle schede e dei voti in esse espressi sono state irregolarmente individuate le cifre elettorali delle coalizioni, delle singole liste e dei singoli candidati al consiglio comunale". Le incongruenze denunciate dal Pd si riferirebbero dunque al primo turno del 5 giugno.

Le elezioni comunali di Roma si erano tenute lo scorso 5 giugno e avevano visto arrivare al ballottaggio Virginia Raggi con il 35,32% delle preferenze e Roberto Giachetti con il 24,78%. Al secondo turno, tenutosi il 19 giugno, la candidata Cinque stelle aveva raccolto il 67,15% dei voti contro il 32,85 dello sfidante del Partito democratico.

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