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Ecco Vivalto, un nuovo treno per i pendolari della Roma – Velletri

“Vivalto ‘regala’ ai passeggeri il 20 per cento di posti in più all’ora di punta su un treno nuovo, tra i migliori treni italiani”, ha detto il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti nel corso dell’inaugurazione.
A cura di Enrico Tata
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Monitor Lcd visibili da ogni punto del treno, una presa elettrica per ogni passeggero, la prima volta su un treno a medio-corto raggio, illuminazione a led, una capacità di 850 posti. Ha fatto il suo primo viaggio il nuovo treno Vivalto, con cui la Regione Lazio ha deciso di rinforzare la tratta Roma-Velletri. Una linea tra le più trafficate in Italia e meno amate dai pendolari. Nel 2013 ha vinto il “Premio Caronte”, come peggiore tratta del Lazio: ritardi ogni giorno, carrozze sovraffollate e freddissime in inverno, queste le denunce dei viaggiatori. “Un treno, quello di oggi, che ‘regala' ai passeggeri il 20 per cento di posti in più all'ora di punta su un treno nuovo, tra i migliori treni italiani", ha detto il presidente della Regione Nicola Zingaretti. "Si tratta di un'impresa difficile, ma stiamo cambiando tutto e le cose stanno migliorando. Le grida di disperazione dei pendolari rimanevano inascoltate perché c'erano problemi strutturali, una montagna di 400 milioni di debiti che impediva a Trenitalia di farci credito e portare i treni sui binari". Queste le parole del governatore, che ieri ha tagliato il nastro rosso del primo viaggio dell'undicesimo (dei 26) treni Vivalto che la Regione ha messo in campo. Il secondo sulla tratta Roma – Velletri. Insieme a Zingaretti, l’assessore regionale ai Trasporti, Michele Civita e l'amministratore delegato di Trenitalia, Vincenzo Soprano. Presenti anche il primo cittadino di Velletri, Fausto Servadio e altri sindaci dei Castelli romani.

Una ferrovia, quella che serve il comune a sud di Roma, che è stata costruita nel 1816 e mai ristrutturata. Tredici passaggi a livello e un binario unico. Con la conseguenza che spesso i treni devono aspettarsi a vicenda prima di proseguire. “Spero che venga aggiunta una corsa in più perché è una tratta in cui i treni sono sempre stracolmi, e i ritardi sono dovuti a una linea costruita nel 1816. Quando poi il treno si ferma nelle campagne è un problema per chi soffre di claustrofobia”, è stata la preoccupazione del sindaco di Velletri. “Servadio fa bene a chiedere il doppio binario, questo è uno dei compiti delle Ferrovie e non della Regione, ma lo metteremo nella trattativa per il nuovo Tpl. Qui c’è un problema di treni, che aumenteranno, ma anche di linea che è dell’800, ed è giusto che le Ferrovie investano anche sulle infrastrutture”, è stata la replica di Zingaretti.

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