Duecento turisti intossicati: avevano comprato riso e pollo in un ristorante etnico di Roma
Intossicati da riso e pollo cucinati in un ristorante etnico di Roma. Circa 200 turisti indiani e bengalesi si sono sentiti male ieri pomeriggio mentre erano in gita sulle sponde del lago Trasimeno. Arrivati in Umbria con quattro pullman partiti dalla Capitale, hanno tutti accusato vomito e diarrea. Accompagnati al pronto soccorso dell'ospedale di Perugia, sono stati visitati e oggi, informa l'azienda ospedaliera del capoluogo umbro, saranno dimessi oggi, dopo gli ultimi controlli, i nove turisti della comitiva per i quali si era reso necessario il ricovero negli ospedali di Perugia e Castiglione del Lago. Gli altri sono stati tutti visitati sull'autobus e i medici hanno somministrato loro farmaci antinausea e antidiarroici. L'intossicazione alimentare, è emerso da successive indagini, è avvenuta per colpa di un pranzo acquistato a Roma e trasportato in pullman fino a Castiglione del Lago.
Spiega la professoressa Susanna Esposito, direttrice della struttura complessa di pediatria dell'ospedale Santa Maria della Misericordia di Perugia:
"E' necessaria grande prudenza quando si organizza un pic- nic con cibo acquistato nel luogo di partenza parecchio tempo prima del pranzo. Preparare pasti per un numero così elevato di persone richiede particolare attenzione in quanto i cibi non possono essere cotti molte ore prima e lasciati fuori per lungo tempo. Vanno utilizzati appositi refrigeratori o contenitori termici, ponendo estrema attenzione all’igiene delle mani. Confermo che gli alimenti non provengono dalla regione Umbria, dove si è registrata l'intossicazione – ci tiene a puntualizzare la prof Esposito-. Sarà l'autorità competente a svolgere i necessari accertamenti. Posso aggiungere che già qualche ora dopo il ricovero nella nostra struttura le condizioni dei tre bambini erano migliorate, in giornata contiamo di dimetterli e abbiamo effettuato subito le notifiche di tossinfezione alimentare alla ASL".