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Danni alla Barcaccia, errore della stampa olandese: i tifosi saranno processati

La magistratura olandese procederà nei confronti dei tifosi, si apprende da ambienti della procura in collegamento con gli inquirenti di Rotterdam. Ad incastrare alcuni dei 44 ultras imputati, sono filmati e alcune testimonianze raccolte dai pm olandesi.
A cura di Enrico Tata
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Nessun responsabile per i danni alla Barcaccia di piazza di Spagna, provocati dai tifosi del Feyenoord prima del match di Coppa Uefa contro la Roma lo scorso 19 febbraio. Questa la notizia diffusa ieri da un giornalista olandese che oggi viene smentita dalla procura di Roma. La magistratura olandese procederà nei confronti dei tifosi, si apprende da ambienti della procura in collegamento con gli inquirenti di Rotterdam. Ad incastrare alcuni dei 44 ultras imputati, sono filmati e alcune testimonianze raccolte dai pm olandesi.

Secondo alcune indiscrezioni, la notizia che l'Olanda proceduto per i danni alla Barcaccia ma solo per gli scontri con le forze dell'ordine italiane, sarebbe stata frutto di un equivoco tra un avvocato olandese che avrebbe passato alcune informazioni, errate o riportate male, da un giornalista locale. In realtà, come detto, alcuni dei 44 ultras già rinviati a giudizio per resistenza a pubblico ufficiale e lesioni, risponderanno anche dei danni procurati al monumento di Piazza di Spagna. I tifosi arrestati negli scorsi mesi, di età compresa tra i 17 e i 41 anni, sono accusati di aver provocato i violenti incidenti con le forze dell'ordine, in particolare di aver lanciato bottiglie e petardi. Un 21enne, sempre da quanto si apprende dai media olandesi, è addirittura accusato di tentato omicidio per il lancio di un ordigno artigianale.

Gli avvocati della difesa hanno chiesto di visionare le immagini che incastrerebbero i loro clienti e di poter ascoltare in aula gli agenti delle forze dell'ordine impiegate quel giorno a piazza di Spagna. Non è escluso che vengano chiamati a testimoniare in aula a Rotterdam anche chi gestì l'ordine pubblico in quelle giornate, a iniziare dal questore Nicolò D'Angelo.

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