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Città della Scienza di Roma: presentato il progetto vincitore. “Inizio cantieri nel 2016”

Presentato oggi il progetto per la Città della Scienza di Roma, che sorgerà sugli oltre 5 ettari occupati dalle ex caserme di via Guido Reni, a due passi dallo Stadio Olimpico e da Ponte Milvio in II municipio.
A cura di Valerio Renzi
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La Città della Scienza di Roma, che sorgerà sugli oltre 5 ettari occupati dalle ex caserme di via Guido Reni, a due passi dallo Stadio Olimpico e da Ponte Milvio in II municipio, adesso ha anche un volto. Il concorso di gara fatto dal Cassa depositi e prestiti investimenti Sgr, in accordo Roma Capitale, per la rigenerazione dell'area è stata vinta dallo Studio 015 Viganò di Milano. Il progetto è stato scelto tra altri 6, sopravvissuti alla selezione di 246 candidature da 20 paesi diversi, da una giuria di sette esperti tra architetti e urbanisti. A presentare masterplan e render la titolare del prestigio studio, Paola Viganò, assieme al primo cittadino Ignazio Marino e all'assessore all'Urbanistica Giovanni Caudo. Dal prossimo venerdì e fino al 5 luglio al MAXXI sarà visitabile una mostra che illustra il progetto vincitore.

Tutta l'area coinvolta nel progetto comprende 35mila metri quadri di residenze, di cui 600 in housing sociale, 10mila mq di strutture ricettive e 14mila di strutture pubbliche di cui la Città della Scienza occuperà circa 12mila metri quadri. “Abbiamo pensato a un progetto che riutilizza, rigenera e ricicla un'area ormai centrale a Roma – ha detto Paola Viganó alla conferenza stampa di presentazione – Abbiamo proposto un luogo dell'abitare contemporaneo, diverso ma allo stesso tempo ispirato a una tradizione romana. La città della scienza diventerà un luogo importante e attrattivo e molti saranno gli spazi pubblici".

Entusiasta il sindaco Marino, che ha promesso l'apertura dei cantieri entro il 2016. “Il ruolo di una pubblica amministrazione è quello di governare i processi di trasformazione della città tenendo sempre fermo l'obiettivo della tutela degli interessi dei cittadini – ha commento il primo cittadino – La rinascita delle città deve passare per il recupero dei suoi spazi inutilizzati, la grande ristrutturazione delle ex caserme di via Guido Reni con il Museo della scienza e di una parte di abitazioni e servizi per il quartiere arriva a un passaggio fondamentale. Per qualità e dimensioni è un operazione paragonabile al Beaubourg di Parigi. Siamo a una svolta capace di cambiare il volto di un quadrante della città importante anche per la presenza dell'auditorium e del Maxxi”.

Soddisfatto l'assessore Caudo, che ha seguito l'iter del recupero dell'area fin dall'inizio. "Abbiamo dato alla città la possibilità di sperimentare una nuova opportunità. Ci abbiamo messo 245 giorni ad approvare la delibera per trasformare l'area e adesso portiamo a casa un grandissimo risultato. Il progetto è di qualità superiore ma la cosa più portante è il segnale che a Roma si può fare – ha commentato l'urbanista prestato alla politica – Si può cambiare metodo, si possono ridurre i tempi e si può dare un contributo alla qualità. Noi siamo convinti che la città la costruisce il privato ma rivendichiamo la regia pubblica. Ora il masterplan deve passare per l'approvazione definitiva in Assemblea capitolina e poi nel 2016 partiranno i cantieri”.

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