712 CONDIVISIONI

Papa Francesco, visita storica alla Sinagoga: “Siete i nostri fratelli maggiori”

Per la terza volta un pontefice si reca in visita alla sinagoga di Roma. Un evento atteso con ansia sia dal mondo cattolico che dalla comunità ebraica romana e italiana. Personalità religiose e istituzionali in arrivo da Israele. Imponenti le misure di sicurezza.
A cura di Valerio Renzi
712 CONDIVISIONI
Immagine

"Nel dialogo interreligioso è fondamentale che ci incontriamo come fratelli e sorelle davanti al nostro Creatore. E nel dialogo ebraico cristiano c'è un legame unico e peculiare in virtù radici ebraiche del cristianesimo. Ebrei e cristiani devono dunque sentirsi fratelli". E poi: "No a ogni forma di antisemitismo, voi ebrei siete i nostri fratelli e le nostre sorelle maggiori nella fede, come già disse Giovanni Paolo II". Così Papa Francesco si è rivolto alla comunità ebraica nel suo discorso nella Sinagoga di Roma. "La violenza dell’uomo sull’uomo è incompatibile con qualunque religione, tantomeno con le tre grandi fedi monoteistiche. La vita è sacra, dobbiamo portare avanti la logica della pace e del perdono", ha aggiunto.

Papa Francesco in visita alla Sinagoga di Roma

"Questa terza visita di un Pontefice al ghetto, programmata da tempo su invito del rabbino capo Di Segni e della Cer di si inserisce in quel dialogo già instaurato da Giovanni XXIII e rafforzerà i rapporti tra cattolici ed ebrei. Benché non faccia parte degli appuntamenti giubilari, è significativo che l'appuntamento cada durante questo Anno Santo – spiega monsignor Rino Fisichella, a capo del comitato organizzatore del Giubileo – È il Giubileo della Misericordia, che unisce tutti gli uomini e le religioni".

Un'occasione vissuta con attesa anche dal mondo ebraico romano e italiano. A ribadirlo il presidente dell'Unione delle comunità ebraiche italiane, Renzo Gattegna, che accompagnerà Papa Francesco nella sua visita. Gattegna ha parlato di "un'occasione storica per trasformare l'amicizia e il dialogo avviati 50 anni fa con la dichiarazione ‘Nostra Aetate' del Concilio Vaticano II in un processo irreversibile di fratellanza. Non dobbiamo sprecarla".

Giornalisti da tutto il mondo e un comitato d'accoglienza dove figureranno, affianco a Gattegna e al presidente della Comunità ebraica romana Ruth Dureghello, anche esponenti del Rabbinato d'Israele e del World jewish congress. Autorità di primo piano in arrivo anche da Israele, con la presenza di David Azulay, ministri dei Servizi religiosi e Yuli Edelstein, presidente della Knesset. Con Papa Francesco entreranno in sinagoga anche i cardinali Agostino Vallini e Pietro Parolin.

Imponente lo schieramento di sicurezza, con la mobilitazione di 800 uomini delle forze dell'ordine. Dalle 13.30 e fino alla fine dell'evento lungotevere De' Cenci rimarrà chiuso al traffico. Una zona rossa è stata istituita già da ieri attorno alla zona del Ghetto, dove macchine e moto sono stati rimossi.

Il programma della visita del pontefice, prima dell'ingresso in sinagoga, prevede la deposizione di un mazzo di fiori davano alla lapide che ricorda il rastrellamento del Ghetto nel 1943 ad opera delle truppe tedesche, e poi un momento di raccoglimento di fronte alla targa per Stefano Gaj Tachè, il bambino morto nel 1982 in un attentato terroristico.

712 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views