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Chikungunya, operazioni rinviate per emergenza sangue? Regione Lazio e Lorenzin smentiscono

“Non vi è in atto alcuna interruzione delle attività operatorie nelle strutture ospedaliere del Lazio, soprattutto per quanto riguarda le operazioni ‘salvavita’”, si legge in una nota diffusa dalla Regione Lazio.
A cura di Enrico Tata
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Mature surgeon using scalpel during surgery
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Nessun ritardo negli interventi chirurgici, assicura la Regione Lazio. "Non vi è in atto alcuna interruzione delle attività operatorie nelle strutture ospedaliere del Lazio, soprattutto per quanto riguarda le operazioni ‘salvavita'", si legge in una nota diffusa da via della Pisana. Una smentita ufficiale alla notizia circolata in mattinata in merito ad alcuni ritardi e rinvii nelle sale operatorie degli ospedali romani a causa dello stop delle donazioni di sangue per i residenti della Asl Roma 2 in seguito alla diffusione del virus Chikungunya. Smentiscono la notizia anche l'Ospedale San Camillo e il Policlinico Umberto I:  "Pur essendo il Lazio una Regione che presenta storicamente criticità nel reperimento di sangue, le emergenze in sala operatoria sono assolutamente coperte. Può avvenire che qualche operazione rimandabile sia stata rimandata". Tra l'altro la Regione Lazio informa che, dopo lo stop delle donazioni, il Centro Regionale Sangue ha ricevuto in compensazione 1.531 sacche di sangue dalle altre regioni. Anche la ministra della Salute, Beatrice L0renzin, ha smentito eventuali rinvii: "Non c'è nessuna emergenza sangue in questo momento a Roma. Abbiamo avuto il timore che ci potesse essere se non ci fosse stata una disinfestazione dalle zanzare che sono il vettore che trasmette l'influenza. Adesso che la disinfestazione c'è stata, non abbiamo questo tipo di emergenza".

Il San Camillo: "Nessun ritardo nelle attività operatorie"

"Nessun allarmismo e nessuna paura nel donare sangue presso il Centro trasfusionale della nostra struttura. Lo confermano i numeri delle donazioni che  – dal 7 al 20 settembre 2017 – sono stati di 481 donazioni e 198 in aferesi. Il trend delle raccolta sangue rimane favorevole, in linea con la media settimanale consolidata annua di donazioni che è di circa 250 a settimana", spiega il direttore generale dell'ospedale San Camillo-Forlanini, Fabrizio d'Alba  "Sono state eseguite 974 lavorazioni di sangue intero donato, utilizzato per la produzione di emocomponenti, di cui 475 per la nostra azienda e le case di cura a noi collegate, 133 destinati all'Ospedale IFO-San Gallicano, 170 al Grassi di Ostia e 196 unita per l'Ospedale S. Eugenio. Il San Camillo – Forlanini – si ricorda nella nota stampa diffusa dall'ospedale – è sede della “scorta regionale” previste per le maxi emergenze ed è il servizio che ha redistribuito sul territorio romano le circa mille unità di eritrociti concentrati provenienti da altre regioni. facendo in questo modo fronte alla totalità di richieste ricevute anche dalle strutture afferenti".

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