Carlo, morto a 18 anni in un incidente. L’amico: “Accompagnami nella vita mio omone”
Carlo Sannino, 18 anni appena, è morto in un incidente stradale su via Nettunense. Ieri sera la sua automobile si è ribaltata. Con lui c'erano altri due amici, ora feriti gravemente. "Carlo non c’è più. Noi della squadra lo conoscevamo tutti anche se soltanto da un anno e mezzo, come da poco puoi conoscere un atleta così giovane. Aveva gareggiato con noi lo scorso anno, conquistando il titolo sub junior al Classic di giugno e tutti i record della sua categoria; aveva preso parte nel 2016 ai campionati di stacco e di panca raw.", scrive il suo allenatore. "Un ragazzo entusiasta, attivo, pieno di vita, di quella vita che è volata con lui portandosi via un sorriso genuino ed adolescente che inteneriva. Era però preciso e scrupoloso nel comunicarmi l’andamento del programma e prima che partissi per gli Europei in Danimarca mi aveva assicurato: al tuo ritorno avrò la patente ed il sabato successivo verrò a trovarti da solo e ad allenarmi con voi. Quel sabato non arriverà mai e non rivedremo più quel faccione ancora bambino sul corpo poderoso di un atleta di 120 kg. Non potrò più raccomandargli di mangiare meno, di avere pazienza e non provare le singole, di entrare bassi in gara per aumentare dopo", è il messaggio commosso del tecnico.
Tantissime le lettere che stanno comparendo in queste ore sulle bacheche Facebook dei suoi amici. Come quella di Alessio: "Eri e rimani speciale. Uguale a me, anzi.. Tu sei un omone pompato, io uno stuzzicadenti, ma malgrado ciò siamo stati due giocherelloni, e non abbiamo mai smesso di prenderci per il culo l'uno con l'altro, sai perché? Perché ci siamo sempre voluti bene. Che dire l'allenamento vero e proprio è appena iniziato, stammi vicino e accompagnami nella vita mio omone".
"Poco fa una delle persone più buone che io conosca è volata in cielo,troppo presto. Era gioia,bontà,simpatia,dolcezza,serietà,determinazione e per questo lo ritenevo un grande amico, uno su cui contare sempre.Che dire carlè la vita è troppo ingiusta per scrivere una frase che la rappresenti,non ci sono parole,ci sono solo bei ricordi che sottolineano la persona fantastica che eri e se tutti adesso ti pensano o piangono per te,è perche eri importante nella loro vita", il messaggio di Riccardo.