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Carcere di Rebibbia: 3 detenuti evasi calandosi con un lenzuolo, c’è anche un omicida

Tre detenuti sono evasi nella notte dal carcere di Rebibbia. Si tratta di tre uomini calatosi con un lenzuola dal muro di cinta. Caccia ai fuggiaschi, si indaga per ricostruire la dinamica della fuga. Nella notte dal carcere di Camerino, colpito dal terremoto, i detenuti sono stati trasferiti proprio nel carcere romano.
A cura di Va.Re.
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Evasione a Roma. Come nella più classica delle fughe cinematografiche tre detenuti, da quanto si apprende di nazionalità albanese di 35, 40 e 38 anni, sono fuggiti dal carcere di Rebibbia a Roma. A rendere nota la notizia la Federazione nazionale sicurezza Cisl del Lazio. Da quanto si apprende tra i detenuti anche un ergastolano, tutti sono stati condannati per reati gravi: omicidio, tentato omicidio e sfruttamento della prostituzione.

I tre avrebbero messo delle sagome di cartone nei letti e segato le inferriate per calarsi di sotto. Il personale se ne è accorto durante il consueto giro di controllo nel reparto G9, notando proprio il lenzuolo legato con dei bastoni, penzolante dal muro di cinta dell'istituto penitenziario, sul lato di via Tiburtina.

Lo stesso punto da cui sono già evasi in passato altri detenuti. Mentre le forze dell'ordine sono sulle tracce degli evasi, si indaga per ricostruire l'esatta dinamica della fuga avvenuta tra le 6.00 e le 6.15. Proprio questa notte a Rebibbia sono giunti i detenuti del carcere di Camerino (Marche), colpito dal terremoto.

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