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Cantone interviene sull’Atac: “Due milioni e mezzo ad esterni per spese legali. Perché?”

Atac, l’azienda che gestisce il trasporto pubblico di Roma, avrebbe speso in quattro anni, dal 2011 al 2015, 2,5 milioni di euro per spese legali affidati a studi esterni nonostante la società abbia un ufficio interno con 21 persone stipendiate.
A cura di En.Ta.
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Atac, l’azienda che gestisce il trasporto pubblico di Roma, ha speso in quattro anni, dal 2011 al 2015, 2,5 milioni di euro per spese legali affidati a studi esterni nonostante la società abbia un ufficio interno con 21 persone stipendiate. Questo quanto risulta in una lettera scritta da Raffaele Cantone, presidente dell’Autorità Nazionale Anticorruzione, che ha chiesto spiegazioni e chiarimenti ad Atac. La richiesta è indirizzata al Presidente di Atac, Roberto Grappelli, al Commissario di Roma Capitale, Francesco Paolo Tronca e allo stesso Stefano Esposito, ex assessore ai trasporti, che aveva portato il caso all’attenzione di Cantone.

Per la precisione i soldi spesi in quattro anni per affidamenti esterni per questioni legali sono complessivamente 2.519.607,20 euro. Nel dettaglio nel 2011 ne sono stati 7.850,07; nel 2012 la somma è stata di 184.747,54 euro; l'anno successivo è salita a 1.088.958,68 euro; nel 2014 sono stati spesi 737.800,72 euro; e nel 2015, infine, 500.250,19.

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