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Cade dalla barella in chiesa e muore: condannati i due portantini

Dopo quattro anni dall’episodio, gli operatori dell’Ares sono stati condannati due giorni fa a un anno di reclusione con l’accusa di omicidio colposo per non aver stretto bene la cinghia della portantina.
A cura di Enrico Tata
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Cade in chiesa mentre sta uscendo e i figli, preoccupati, chiamano il 118. L'ambulanza arriva, i due infermieri la caricano su una barella ma perdono l'equilibrio, la donna scivola e muore. Dopo quattro anni dall'episodio, gli operatori dell'Ares sono stati condannati due giorni fa a un anno di reclusione con l’accusa di omicidio colposo per non aver stretto bene la cinghia della portantina.

Venerdì 21 ottobre 2011, la donna andò alla messa alla chiesa di Santa Maria Ausiliatrice, quartiere Tuscolano a Roma. Stava uscendo dalla chiesa, quando improvvisamente cadde a terra. Una banale caduta, non grave, tanto che la signora insisteva a voler tornare a casa da sola. I figli, preoccupati per lei, però insistettero per chiamare l'ambulanza che arrivò dopo pochi minuti. Gli infermieri scesero dal mezzo con una barella detta in gergo "tavola spinale", misero la donna sulla lettiga, la alzarono, fecero qualche passo ma poi uno dei due inciampò e la donna cadde di nuovo a terra sbattendo la testa. Poi si scoprì che la cinghia non era stata stretta. La signora morì cinque giorni dopo in ospedale.

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