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Botte con i paparazzi: Gigi D’Alessio prosciolto per prescrizione

Gigi D’Alessio è stato prosciolto (per prescrizione) per la rissa con i paparazzi avvenuta l’11 gennaio 2007. Il cantante strappò di mano una fotocamera a due paparazzi. Per lui la procura aveva chiesto una condanna a tre anni di reclusione.
A cura di Enrico Tata
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Gigi D'Alessio è stato prosciolto (per prescrizione del reato) per la rissa con i paparazzi avvenuta l'11 gennaio di dieci anni fa. Il cantante strappò di mano una fotocamera a due paparazzi che si erano appostati davanti alla sua villa romana all'Olgiata. Secondo i giudici della prima sezione penale del Tribunale di Roma non si trattò di rapina, ma di esercizio arbitrario delle proprie ragioni (reato previsto dall'articolo 392 e 393 del codice penale e che si applica a "chiunque, al fine di esercitare un preteso diritto, potendo ricorrere al giudice, si fa arbitrariamente ragione da sé medesimo, mediante violenza sulle cose"). Per D'Alessio, già prosciolto per l'accusa di lesioni per le ferite riportate dai fotografi, la procura aveva chiesto una condanna a tre anni di carcere. Lo stesso D'Alessio in aula contestò l'accusa di rapina: "Ma quale rapina? non è mia abitudine litigare, ero a casa mia all'Olgiata e fui avvertito dai custodi che erano stati allontanati due paparazzi che cercavano di fotografare la mia abitazione. Loro si misero di fronte a casa mia, appostandosi sulla Braccianense da dove si vede bene la mia casa", ha spiegato il cantante. Quel giorno ci fu una colluttazione, ma nessuna rapina: "Io chiedevo le fotografie ma mi dissero che non avevano fotografato nulla. Le macchine fotografiche  non le presi per impadronirmene ma furono i fotografi a consegnarmele per dimostrare che non avevano fatto foto. I borsoni con gli apparecchi li diedi poi ai carabinieri che hanno fatto un regolare verbale".

In effetti, secondo i giudici, fu esercizio arbitrario delle proprie ragioni, ma il reato è caduto in prescrizione. Nel 2009, proprio per esercizio arbitrario delle proprie ragioni, fu condannato a nove mesi in primo grado, ma nel 2012 i giudici della Corte d'Appello proposero di modificare il capo di imputazione accusando il cantante di rapina. Secondo i legali di D'Alessio la decisione odierna dei giudici "dovrebbe porre fine a una vicenda processuale trascinatasi per oltre dieci anni".

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