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Bocciato il progetto dello stadio della Roma: il procedimento riparte da capo

Oggi la Conferenza dei Servizi ha bocciato ufficialmente il progetto della società giallorossa. Ora l’iter di approvazione del nuovo stadio della Roma dovrà ricominciare da capo.
A cura di Enrico Tata
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L'accordo tra l'amministrazione guidata da Virginia Raggi e l'As Roma per il nuovo stadio, com'è noto, è stato trovato. Ma il procedimento per l'approvazione dei lavori dovrà ricominciare da capo. Oggi, infatti, la Conferenza dei Servizi ha bocciato ufficialmente il progetto della società giallorossa. Un esito prevedibile anche perché, come sottolinea lo stesso vicesindaco Luca Bergamo, "la conferenza si esprime su un progetto che, di fatto, non esiste più. È sopraggiunto un accordo che ha gettato le basi per una nuova versione dello stadio della Roma, quella che chiamiamo 2.0”. In effetti un nuovo progetto ancora non c'è, quelle approvate e presentate da Virginia Raggi sono solo delle linee guida, per il momento.

I paletti della Regione: "Mantenere le opere pubbliche"

“Il proponente – si legge nel comunicato della Regione Lazio – avrà tempo fino al 15 giugno 2017, data ultima per l’eventuale apposizione del vincolo da parte del Mibact, per presentare le controdeduzioni, anche mediante una diversa formulazione che, mantenendo le opere pubbliche e di interesse generale e garantendone la contestuale esecuzione con quelle private, potrà determinare l’avvio di una nuova conferenza dei servizi”. In altre parole la Regione Lazio chiede il rispetto di due vincoli: la risoluzione del problema legato al vincolo sull'Ippodromo di Tor di Valle e il mantenimento delle opere pubbliche. "Per sette mesi la conferenza ha impegnato molte pubbliche amministrazioni anche a decifrare pareri confusi e contraddittori. Auspichiamo che la revisione, da poco avviata, per modificare il progetto sia rapida e chiara, a garanzia dell’interesse pubblico", ha dichiarato l’assessore all'Urbanistica della Regione, Michele Civita.

Secondo il capogruppo del Movimento 5 Stelle in Campidoglio, Paolo Ferrara, questo stop "non cambia nulla. Ora si aprono percorsi differenti. Entro giugno la delibera andrà in Aula e il ritardo sarà solo di qualche mese. Lapotrà comunque essere posate nel 2018. Partiranno da subito i tavoli tecnici tra proponenti e rappresentanti del consiglio sul nuovo progetto". Polemico il vicepresidente della Camera e consigliere capitolino del Partito democratico Roberto Giachetti, che twitta:  "Come facilmente prevedibile su #stadiodellaRoma si deve ricominciare da capo. Altro che prima pietra in estate. Complimenti a M5S e Sindaca".

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