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Blitz sulle spiagge di Roma: sequestrate bevande, alimenti e cocco avariato

In totale sono stati eseguiti 50 sequestri, per un mancato guadagno stimato degli ambulanti di circa 200mila euro. Sono stati sequestrati vestiti, giocattoli, cappelli, oggetti elettronici, 800 litri di bevande tra birra, acqua e bibite varie.
A cura di En.Ta.
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Vestiti e borse, alimenti pronti a essere venduti in spiaggia, acqua e bevande. Il blitz degli agenti della polizia locale sul litorale romano ha portato al sequestro di centinaia di merci illegali. L'operazione dei vigili del Gruppo X Mare è cominciata al mercato rionale di piazza Quarto dei Mille, Ostia, con il sequestro di borse e capi d'abbigliamento, e poi è proseguita sul lungomare e sulle spiagge. Molta merce era stata nascosta dai venditori ambulanti all'interno di alcuni stabilimenti.

In totale sono stati eseguiti 50 sequestri, per un mancato guadagno stimato degli ambulanti di circa 200mila euro. Sono stati sequestrati vestiti, giocattoli, cappelli, oggetti elettronici, cocco avariato, 800 litri di bevande tra birra, acqua e bibite varie, contenute in quaranta zainetti frigo e numerosi carrelli utilizzati per vendere pannocchie o grattachecche. La merce è stata in seguito distrutta.

Castel Porziano, sequestrati bracieri per cuocere le pannocchie all'interno della pineta: pericolo incendi

Sulle spiagge di Castel Porziano sono stati fermati anche venditori di pannocchie di mais, che venivano vendute a 3 euro l'una e venivano trasportate in spiaggia su carrelli infestati da insetti e feci di topi. Le salse, inoltre, prive di tracciabilità venivano lasciate al sole per tutta la giornata. Nella pineta sono stati fermati altri venditori di pannocchie intenti ad arrostire il mais.

"La successiva perlustrazione della macchia – si legge nel comunicato diffuso dai vigili – ha permesso di scoprire altri resti di bracieri, con scatole di accendi fuoco e resti di pannocchie di mais destinate alla vendita, lasciate in contenitori sporchi. Segno dell'abitudine dei venditori di cuocere i prodotti all'interno della fitta vegetazione di Castel Porziano e di Capocotta, zona altamente infiammabile e durante il giorno, popolata da centinaia di auto parcheggiate".

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