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Bambin Gesù: impiantato un cuore magnetico a una 16enne

All’ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma è stato impiantato per la prima volta con successo un cuore artificiale a levitazione magnetica su un paziente minorenne. L’intervento sperimentale ha permesso ad una ragazza di 16 anni il trapianto di un cuore vero.
A cura di Valerio Renzi
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All'ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma è stato impiantato per la prima volta con successo un cuore artificiale a levitazione magnetica su un paziente minorenne, di 16 anni. A darne notizia la direzione del nosocomio della capitale, che ha spiegato come "la peculiarità di questo nuovo dispositivo consiste in una pompa centrifuga a levitazione magnetica che consente di eliminare l'attrito tra le parti meccaniche e il sangue e quello delle parti meccaniche tra di loro riducendo sensibilmente gli eventi avversi". Il "cuore magnetico" è stato impiantato lo scorso 7 gennaio su una ragazza affetta da "miocardiopatia dilatativa severa". Si è trattato di un intervento così detto ponte, che ha permesso il trapianto di un nuovo cuore compatibile con la pazienta il successivo 11 gennaio.

"Alla luce degli ottimi risultati ottenuti nella sperimentazione europea, l'equipe del Bambino Gesù ha deciso di chiedere il permesso alla casa produttrice, la St. Jude Medical, di utilizzare questo modello per la prima volta al mondo su un paziente pediatrico. – si legge nella nota stampa dell'ospedale – Il trial europeo ha dimostrato una sopravvivenza del 98% a 30 giorni dall'impianto e del 92% a 6 mesi. Ancora più importante, su 50 pazienti adulti trapiantati non si sono registrati eventi avversi (trombosi, emolisi o malfunzionamenti meccanici) che sono tra le cause principali di morte.

"È stato un intervento reso necessario dai rischi di morte improvvisa a cui la ragazza era sottoposta a causa della sua patologia. – ha spiegato il dottor Antonio Amodeo responsabile dell'equipe medica che ha reso possibile l'impianto – Il nuovo dispositivo magnetico offriva garanzie migliori in termini di efficacia e di sopravvivenza ed infatti la ragazza a distanza di sole 16 ore dall'intervento era sveglia ed in ottime condizioni. Oggi la ragazza sta bene ed è stata dimessa dall'Ospedale dopo il trapianto cardiaco il primo febbraio».

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