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Atterraggio d’emergenza all’aeroporto di Fiumicino: ma è solo una esercitazione

Maxi simulazione oggi a Fiumicino dell’atterraggio d’emergenza di un Airbus 380 con 400 passeggeri a bordo. Coinvolti più di duecento uomini tra sanitari, protezione civile, personale dello scalo, vigili del fuoco, forze dell’ordine.
A cura di Valerio Renzi
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Cosa accadrebbe se un aereo con 400 passeggeri a bordo dovesse compiere un atterraggio d'emergenza all'aeroporto di Fiumicino? Oggi dalle 11.30 alle 13.00 una imponente esercitazione, la prima nel sue genere in Italia, ha provato a simularlo al meglio. Il tutto è avvenuto nella zona aeroportuale di Fiumicino, a ridosso della pista 1, che è stata chiusa senza però recare disagi al servizio aereo, e non distante dalla zona abitata. A provvedere all'organizzazione della simulazione la società di gestione aeroporti di Roma con la supervisione dell'Enac (Ente nazionale aviazione civile).

"Abbiamo simulato un atterraggio d'emergenza in condizioni di scarsa visibilità di un Airbus A380 – viene spiegato in una nota – con 400 passeggeri a bordo e 27 membri d'equipaggio proveniente da Grand Cayman (volo xx666) sparito dai radar della Torre di controllo durante un tentativo di "riattaccata", con l'aereo, cioè, che, con i motori fuori uso, non riesce a riprendere quota poco prima di toccare terra. Per l'occasione, è stata utilizzata la fusoliera di un Atr in disuso impiegato proprio per esercitazioni di questo tipo. Nell'esercitazione è stato previsto il decesso di 30 persone. Quindici i feriti in Codice Rosso, 20 quelli in Codice Giallo e 322 gli illesi". Nell'esercitazione sono state coinvolte circa 200 persone tra vigili del fuoco, sanitari del pronto soccorso dello scalo e della croce rosa, operatori di Aeroporti di Roma, polizia e protezione civile.

A supervisionare i risultati della simulazione esperti di tutti gli enti coinvolti. Soddisfatto Vitaliano Turrà, direttore Enac per l'aeroporto di Fiumicino: "Abbiamo voluto verificare i tempi di intervento dei mezzi di soccorso al di fuori del sedime aeroportuale. La procedura da seguire per gestire le emergenze in aeroporto è infatti ben collaudata. Ne organizziamo infatti due all'anno. Oggi, però, abbiamo ipotizzato uno scenario diverso, che ha visto quindi coinvolti, oltre che i mezzi di soccorso dell'aeroporto e della Polaria, anche quelli del Comune e della Questura di Fiumicino con l’ausilio di carabinieri, guardia di finanza, protezione civile e polizia locale".

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