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Arsenico nell’acqua: rubinetti chiusi in 4 comuni tra Roma e Latina

Un incendio alla condotta idrica durante il weekend appena trascorso ha fatto aumentare il livello di arsenico nell’acqua a Nettuno, Cisterna, Aprilia e alla periferia della stessa Latina: per questo, i sindaci hanno deciso di interrompere l’erogazione del servizio fino a quando non sarà trovata una soluzione.
A cura di V. P.
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L'Asl, che ha effettuato le analisi sui campioni prelevati, ha dato la conferma: nell'acqua di Nettuno, Cisterna, Aprilia e alla periferia di Latina, la concentrazione di arsenico supera i livelli consentiti dalla legge. Per questo i sindaci dei quattro comuni, dopo aver letto il rapporto dell'Azienda Sanitaria, hanno deciso di interrompere il servizio idrico, facendo divieto di bere l'acqua e perfino di utilizzarla per cucinare. L'aumento di arsenico nelle condutture idriche è stato determinato, con tutta probabilità, da un incendio che ha interessato la rete nel weekend appena trascorso.

Migliaia di cittadini, fino a nuovo ordine – fino a quando, cioè, non sarà trovata una soluzione per decontaminare le falde acquifere – resteranno senz'acqua. Per il momento Acqualatina, la società che gestisce il servizio, ha provveduto a fornire, nei comuni interessati, delle autobotti alle quali i cittadini possono approvvigionarsi per cercare di ovviare, in maniera temporanea, all'inconveniente. Durante la settimana, però, la situazione dovrà essere ripristinata e l'acqua decontaminata, per non mettere a rischio, in primis, la salute dei cittadini, e per non lasciarli a secco.

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