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Arrestato a Civitavecchia ‘El Ruso’, narcos colombiano tra gli eredi di Escobar

La Guardia di Finanza ha arrestato al porto di Civitavecchia ‘El Ruso’, considerato uno degli elementi di spicco del narcotraffico colombiano: secondo gli inquirenti era in Italia per trattare l’arrivo di un ingente carico di cocaina.
A cura di Valerio Renzi
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È finita a Civitavecchia la latitanza di ‘El Ruso', al secolo Miro Niemeier Rizvanovic, cittadino tedesco ma nato in Bosnia, considerato uno degli elementi di spicco del cartello del Golfo in Colombia, tra le più importanti organizzazioni di narcotrafficanti colombiani. El Ruso è uno dei luogotenenti di Dairo Antonio Úsuga, detto Otoniel, considerato il vero erede di Pablo Escobar, una figura di spicco dunque del narcotraffico colombiano, tra i più importanti latitanti sudamericani dopo l'evasione in Colombia nel 2016.

L'uomo è stato arrestato la sera di martedì 18 aprile sulla banchina del porto del litorale romano: appena sbarcato da una barca proveniente da Barcellona è stato arrestato dagli uomini della Guardia di Finanza, coadiuvati dal Servizio di Cooperazione Internazionale di Polizia della Direzione Centrale della Polizia Criminale e della Direzione Centrale per i Servizi Antidroga (DCSA). Secondo gli inquirenti Rizvanovic stava trattando l'arrivo in Italia di un ingente carico di cocaina, proveniente dalla Colombia passando per la Spagna.

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