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Ai banchetti per il referendum su Atac c’è anche Emma Bonino: “Basta bus del Medioevo”

“Vogliamo seguire le regole europee, mettendo a gara il servizio e quindi facilitare anche la competizione tra i migliori offerenti, possibilmente non questi con gli autobus del medioevo ma anche con servizi migliori”, spiega Emma Bonino, presente ai banchetti dei Radicali Italiani allestiti per raccogliere le firme sul referendum su Atac.
A cura di Enrico Tata
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"Qualunque cittadino romano sa da solo per esperienza come funziona il trasporto pubblico. Vogliamo seguire le regole europee, mettendo a gara il servizio e quindi facilitare anche la competizione tra i migliori offerenti, possibilmente non questi con gli autobus del medioevo ma anche con servizi migliori, quelli che si vedono nelle altre città europee: gli autobus elettrici, quelli piccoli". Così Emma Bonino spiega il referendum sulla liberalizzazione del trasporto pubblico locale lanciato dai Radicali Italiani. L'ex ministra questa mattina era al tavolo dei "referendum day" (una tre giorni di iniziative con 100 tavoli per raccogliere le firme) allestito al mercato Testaccio. "E' un'iniziativa che la gente sente, perché la vive, il difficile è far passare il messaggio che si deve firmare per poter andare a referendum e cambiare la norma", ha detto Bonino.

Con lei al banchetto c'era anche il segretario di Radicali Italiani, Riccardo Magi, che ha spiegato: "C'è una risposta ottima, i numeri ai tavoli aumentano in modo esponenziale. L'impresa è molto difficile ma è possibile, il termine del deposito delle firme e' quello del 12 agosto. Il merito della questione che poniamo è molto semplice: chiediamo la messa a gara di un servizio fondamentale come quello del trasporto pubblico locale".

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