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Abusi sessuali e video hard: arrestato prete già condannato per pedofilia

Già due condanne spalle, una nel 2008 per violenza sessuale, l’altra nel 2013 per aver calunniato di pedofilia alcuni suoi colleghi. E oggi per padre Patrizio Poggi si aprono di nuovo le porte del carcere.
A cura di Enrico Tata
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Già due condanne spalle, una nel 2008 per violenza sessuale, l’altra nel 2013 per aver calunniato di pedofilia alcuni suoi colleghi. E oggi per padre Patrizio Poggi si aprono di nuovo le porte del carcere. È accusato di prostituzione minorile per aver adescato due ragazzini: uno sarebbe stato avvicinato vicino a una scuola di Viterbo, l’altro è un minorenne romeno  conosciuto a Pavona, frazione di Albano Laziale, con il quale l’ex prete avrebbe scattato foto e fatto video hard. Il padre ha cercato di denunciare il ragazzino per estorsione dicendo che gli avrebbe chiesto denaro, ma il procuratore aggiunto Maria Monteleone e il sostituto Eugenio Albamonte non gli hanno creduto e per questo Poggi dovrà rispondere anche del reato di calunnia.

Nel 1999 il prete è stato accusato di aver abusato sessualmente di cinque ragazzi tra i 14 e i 15 anni che frequentavano la sua parrocchia tra Boccea e Primavalle, a Roma. Per questo ha avuto una condanna a otto anni di reclusione per pedofilia, successivamente ridotta a cinque anni. Quattro anni dopo, nel 2013, Poggi è stato arrestato per calunnia aggravata e continuata per aver denunciato l'esistenza di un'organizzazione criminale che, secondo lui,  reclutava per farli prostituire con esponenti del clero romano. Per confermare la sua versione, il padre aveva portato con sé in procura un ragazzo, pronto a confermare quanto il sacerdote voleva raccontare agli inquirenti. Le indagini dei carabinieri del Nucleo investigativo di Roma dimostrarono Però come Poggi avesse attuato un piano per calunniare alcuni suoi colleghi

Nei documenti che accompagnavano il provvedimento si leggeva che il prete sarebbe stato spinto a denunciare gli altri parroci spinto dalla "convinzione che l'esito positivo delle indagini da lui stimolate sul fenomeno dei c.d. ‘preti pedofili' potesse incidere positivamente, anche con iniziative ricattatorie, sul suo tentativo di ottenere dal Vaticano la revoca del provvedimento di dimissione dallo stato clericale e su un'eventuale revisione del processo con cui era stato condannato, in passato, per atti sessuali con minorenni".

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