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A Roma il presepe vivente più grande d’Italia: oltre 150 comparse

Si tratta del presepe organizzato dai volontari della Comunità di Villaregia, realizzato a sostegno della missione di Maputo in Mozambico, dove la Comunità opera dal 1991.
A cura di Enrico Tata
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È il presepe vivente più grande d'Italia. Oltre 150 figuranti, decine di botteghe e capanne ricostruite, tutti i personaggi tipici dell’epoca. Tra costumi storici, ambientazioni originali e arti e mestieri di 2.000 anni fa, la Betlemme dei tempi di Gesù è ricostruita nella campagna agro-romana, a pochi chilometri dalla città. Si tratta del presepe organizzato dai volontari della Comunità di Villaregia, realizzato a sostegno della missione di Maputo in Mozambico, dove la Comunità opera dal 1991. È un presepe “missionario” perché, si legge sul sito, “accanto ai personaggi di 2000 anni fa, rendiamo presenti i poveri di oggi: bambini, emarginati, uomini e donne che ogni giorno devono lottare per sopravvivere… Ogni anno puntiamo i riflettori su una diversa realtà di povertà”. L'iniziativa si svolge nello splendido scenario della riserva naturale di Decima Malafede, a Monte Migliore. (in via Antonio Berlese 55, km 18,700 della Laurentina). Il prossimo appuntamento è per sabato 3 gennaio. L'ingresso è a offerta libera.

“Il nostro intento è quello di aiutare i visitatori ad entrare nella gioia del Natale, ad incontrarsi col Dio fattosi uomo, a stupirsi per l’amore di Dio che si fa bambino – spiega padre Antonio Serrau, Responsabile della Comunità Missionaria di Villaregia con sede a Roma – per questo cercheremo di ricreare l’ambientazione nei minimi dettagli e di proclamare la Buona Notizia della nascita di Gesù e del suo amore per ciascuno attraverso un percorso spirituale e artistico. Ma non vogliamo e non possiamo dimenticare i nostri fratelli poveri, amati da Dio e verso i quali lui stesso ci invia, per essere canale ed espressione del suo amore. Non possiamo dimenticarli e vogliamo aiutarli attraverso questa iniziativa. Vorremmo far sentire ed essere la loro voce”.

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