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5 modi per dire in romanesco che una donna resterà single per sempre

Il romanesco regala tanti modi per dire ironicamente o in modo pungente che alcune fanciulle non troveranno la loro anima gemella. Eccone cinque.
A cura di Marta Ferraro
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Arriva la stagione dei matrimoni, delle feste e dei banchetti per suggellare l'amore. E le donne di bianco vestite, belle per i loro uomini raggiungono luminose l'altare dopo tanto sospirare. Non tutte però realizzano questo sogno. Esiste un'altra categoria di donne, quelle che per scelta propria o altrui non vivranno mai l'emozione di vestire l'abito bianco e promettere amore eterno all'altra metà. Il romanesco regala tanti modi per dire ironicamente o in modo pungente che alcune fanciulle non troveranno la loro anima gemella, come:

Restà a fà la carzetta a Sant'Anna. Si dice di quelle ragazze che non trovando marito resteranno a casa dei loro genitori tutta la vita a ricamare. Un detto della tradizione popolare alquanto desueto per la nostra epoca ma che rende comunque l'idea.

Resterebbe zitella pure si ar monno ce venissero du' monni è una maniera pungente per dire che una donna, magari per la sua particolare bruttezza o per i modi bruschi resterà sola. È un caso talmente limite che la malcapitata resterebbe zitella anche se si moltiplicasse il mondo e ci fossero a disposizione il doppio degli uomini.

Nu' je abbaja un cane. È un modo di dire ancora più aspro del precedente che letteralmente vuol dire: ‘Non gli abbaia un cane'. Per significare che la donzella in questione non ha neanche uno spasimante.

La sora Camilla tutti la vonno e nessuno la pija è un modo di dire che deriva, invece, da una satira popolare che ha come protagonista Camilla Peretti, sorella di Sisto V, la quale prima di diventare monaca, si dichiarò prossima sposa a diversi aristocratici romani.

Restà pe seme de patata è un altro modo di dire popolare per significare che la fanciulla resterà sola.

In realtà sono sette le virtù che secondo la tradizione popolare romanesca devono avere le donne per riuscire a rubare il cuore a uomo e sposarsi: Sette bellezze cià d'avé la donna, prima che bella se possi chiamà: arta dev'esse, senza pianella, e bianca e rossa senza l'alliscià. La bocca piccolina e l'occhio bello grazziosetta dev'esse ner parlà: larga de spalle e stretta in cinturella quella se ppò chiamà na donna bella. larga de spalle e stretta de cintura quella è na donna bella pe natura.

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